Ha vinto 23 volte il Tourist Trophy e conosce meglio di chiunque altro il peso della sofferenza, quanto si contrappone alla passione per le corse e alla necessità di vincere. Per questo John McGuinnes è uno che ha seguito sempre con grande interesse tutte le ultime vicende che hanno riguardato Marc Marquez. Lo ha fatto nel 2022, prendendo una posizione netta e forte verso la Honda e Alberto Puig e lo ha fatto anche di recente, quando, pur dicendosi contento del passaggio di Marc in Gresini con Ducati, non aveva nascosto di nutrire molti dubbi sulla possibilità che il 93 potesse tornare a vincere.
Grandi uomini e campioni, però, non hanno mai troppi problemi a tornare sui loro passi quando ritengono di essersi lasciati andare a un qualche giudizio troppo affrettato o sulla base di supposizioni che poi non si sono rivelate reali. E è quello che ha fatto anche John McGuinnes, che in queste ore è tornato a parlare di Marc Marquez. “Sembra ringiovanito di anni – ha detto il re del Tourist Trophy commentando la prima della MotoGP in Qatar – Penso che ha guidato in modo molto maturo. Ha velocità. Ora è il momento di perfezionare alcuni dettagli e sarà lì a lottare. Con la Honda lo abbiamo visto tenere la moto con il gomito e lo abbiamo visto soffrire, e quest'anno è già evidente che sarà totalmente diverso”.
Fino a prima di Losail, McGuinnes aveva molti dubbi, spiegando che quattro anni di noie fisiche minerebbero la motivazione di chiunque e che la carta di identità di Marc Marquez non è più quella di un ragazzino. Ora, però, gli anni che risultano all’anagrafe li ha tolti, in parte, l’aver trovato una Ducati che vola e una squadra che ha la capacità di generare il clima ideale. Tanto che McGuinnes s’è detto certo che il 93 potrà lottare per il mondiale.
Dovrà vedersela, però, con un Pecco che lo stesso McGuinnes ha definito perfetto. “Quel ragazzo è molto, molto intelligente – ha affermato - Nella Sprint è come se non gli importasse, ma poi nella gara della domenica fa sul serio. La sua partenza è stata incredibile e poi li ha schiacciati tutti. Inoltre Pecco sa gestire la gara”. Qualcosa, “gestire la gara”, che invece deve imparare a fare l’altro grande talento della MotoGP di cui oggi tutti parlano: Pedro Acosta. “Ha commesso qualche errore – ha concluso McGuinnes parlando proprio di Acosta - forse perché era stanco e non riusciva a tenere il ritmo. KTM e GasGas hanno però di che essere contenti, perché è bravo davvero e spero di vederlo presto su una moto ufficiale”.