Mappa 8. Significa tutto e significa niente, perché identifica, al di là di questioni tecniche che non conosceremo mai fino in fondo, un momento della storia recente della MotoGP. Quello in cui a Jorge Lorenzo, all’epoca dei fatti pilota Ducati, fu sibillinamente suggerito di impostare la “mappa 8”: lasciare strada a Andrea Dovizioso, suo compagno di squadra, che stava lottando per il mondiale. Se poi “mappa 8” fosse davvero o meno un settaggio da azionare tramite i comandi che i piloti hanno sul manubrio, magari per ammorbidire la potenza della moto, non è dato saperlo. Quello che è certo, invece, è che da quel giorno “mappa 8” è sinonimo di strategia di squadra.
E’ tornato a parlarne proprio Jorge Lorenzo, che nell’ultimo GP di Misano ha vestito i panni del commentatore televisivo per DAZN Spagna. Lo ha fatto, però, in maniera un po’ sibillina e maliziosa, quasi lasciando intendere che se Ducati vuole davvero provare a vincere il mondiale con Francesco Bagnaia, dovrà ricorrere a qualche gioco da box. Sfruttando, possibilmente, il fatto che in pista ci sono la bellezza di altre sette Desmosedici. “Fabio Quartararo ha un vantaggio importante perché Bagnaia e Ducati hanno commesso degli errori pesanti a inizio stagione – ha spiegato il cinque volte campione del mondo – Senza alcuni di quegli errori, Pecco guiderebbe il campionato. È più questione di costanza di Quartararo e di errori di Bagnaia. Adesso l'italiano sembra coerente, è veloce e non sbaglia. È una situazione complicata e le possibilità di vincere il mondiale per Bagnaia sono veramente tante. A Misano Fabio Quartararo non è salito sul podio e in Ducati possono essere contenti, ma In Ducati possono essere contenti, ma ora dovrebbero davvero chiedersi se Bagnaia debba stare davanti a tutte le Ducati da qui a fine stagione”.
Provarci, quindi. Magari forzando un po’ sui principi della sportività, anche se è difficile ipotizzare che un pilota che ha oggettive possibilità di vincere potrà mai essere disposto a rinunciare al podio in favore di un compagno di squadra o di marchio. E Jorge Lorenzo ne è ben consapevole, nonostante le battute che hanno fatto seguito alle sue esternazioni sull’abitudine al biscotto. Cattiverie e malizie a parte, piuttosto, è molto più probabile che il maiorchino si riferisse a quei piloti della Ducati che invece sono già matematicamente fuori dai giochi.