“Alla fine il tempo passa per tutti e lo sport si evolve. Come si dice, adattati o muori. È ora di provare cose nuove in modo che le persone si appassionano di più alla MotoGP, dare uno spettacolo migliore”. Parole, queste, di un Jorge Lorenzo sempre più a suo agio nella cabina di commento di DAZN Spagna, che condivide assieme allo storico telecronista Ernest Riveras in determinate tappe del motomondiale. Tra queste l’Austria, dove Carmelo Ezpeleta, Jorge Viegas ed Hervé Poncharal hanno annunciato che dal 2023 la MotoGP correrà anche una gara sprint il sabato che andrà ad aggiungersi a quella di domenica.
Lorenzo ha commentato la notizia mettendo sul tavolo anche i risvolti negativi dell’operazione: "Forse la vittoria in un circuito perde importanza: quale gara conta di più, quella del sabato o quella della domenica, quella nuova o quella normale?”. Jorge non ne fa una questione di punti, quella è chiara per tutti: il sabato se ne prenderanno la metà arrotondati per difetto. Il suo, piuttosto, è un discorso di strategia, perché in una MotoGP così competitiva prepararsi molto bene per la domenica può voler dire sbagliare il sabato e viceversa. Oppure, semplicemente, vincere entrambe le corse sarà un processo naturale: “È una cosa buona - ha concluso il maiorchino - Penso che il pubblico abbia la possibilità di vedere più battaglie e i piloti di ottenere più punti e di essere più in pista”.
D’accordo con Lorenzo, sempre dalla cabina di DAZN, anche Carlos Checa, che le due gare a weekend le ha vissute sulla sua pelle: “È stato così per molto tempo, secondo me è interessante e fattibile. Porterà più spettacolo di quello che c’è ora, ma non è chissà quale novità: è una formula del passato e funziona benissimo”. Adattarsi o morire, dunque. E, a giudicare dal tono di Carmelo Ezpeleta durante l’annuncio, anche i piloti dovranno fare lo stesso.