Jorge Lorenzo si è aperto ai media di Cycleworld sul campionato in corso, il cui andamento rivela già uno scenario inaspettato con la rivelazione di Aleix Espargaró: "La vera sorpresa è lui con l'Aprilia. Nessuno si aspettava che potesse vincere alcune gare, e ora è solido al secondo posto. A 33 anni è una vera rivelazione".
Su Pecco Bagnaia mantiene una certa riserva: "È veloce, come dimostrano le pole position conquistate. Però ha commesso tanti errori, c'è ancora un grande distacco, ma il campionato è ancora aperto".
Quanto al terzo contendente, che altro non è che il Campione del Mondo in carica che vuole mantenere la sua corona, ovvero Fabio Quartararo, Lorenzo lo pone al di sopra degli altri: "E' il pilota più forte al momento in termini di velocità e mentalità forza anche se la Yamaha non è la moto migliore in griglia. Sarebbe imbattibile su una Ducati. È un pilota completo e vedo le sue mani molto vicine alla corona".
Detto questo, dopo aver valutato le forze presenti, Jorge Lorenzo è sorpreso, come quelli della sua generazione e altri dell'epoca anche prima, di questi sorrisi, abbracci e altri segni di simpatia costantemente mostrati nel parco fermo. Tutto questo è sincero? Risponde: “In questi giorni, tutti i piloti sembrano essere amici. Quartararo non parla di Bagnaia come ho parlato di Rossi. Pecco non parla di Jorge Martín come Rossi ha parlato di Stoner. In questi giorni, hanno tutti un buon rapporto”.
“Penso che oggi ci sia Instagram e la caccia ai like” analizza Por Fuera. "In un certo senso, fa bene allo sport. Ho un enorme rispetto per ogni pilota, ma le battaglie spietate hanno sempre acceso i fan. Penso allo sguardo feroce che Gibernau ha dato a Valentino a Jerez, alle lotte tra Rossi e Stoner o Rossi e Biaggi. Questa rivalità era nell'aria".
Una rivalità che rende la vita difficile, ma rafforza anche il carattere, ed era a buona scuola con un Valentino Rossi ancora al top quando è arrivato in Yamaha: “E' stata difficile. Senza la mia forte personalità, probabilmente sarei stato picchiato psicologicamente perché Valentino aveva tutte le attenzioni. Tutti lo amavano e ti faceva sentire molto piccolo. Ma ero determinato e appena ho abbassato la visiera il mio unico obiettivo era aprire il gas e vincere. Battere Rossi con la stessa moto mi ha dato tante soddisfazioni e popolarità”.