Nel GP di Gran Bretagna i primi sette piloti al traguardo montavano tutti gomma hard al posteriore, segno che era quella la specifica adatta alle condizioni di temperatura e asfalto della domenica di Silverstone. In casa Yamaha, ad eccezione di Dovizioso, tutti gli altri tre piloti (Quartararo, Morbidelli e Darryn Binder) hanno optato per la mescola media, denunciando un grave innalzamento dei tempi – propiziato dal consumo del posteriore - da metà gara in poi. Andrea, che con il suo capotecnico Ramon Forcata ha scelto di correre con lo pneumatico duro al posteriore, partiva ultimo e ha chiuso in sedicesima posizione. Sebbene il Dovi non fosse titolare di un passo gara eccelso dal punto di vista della velocità pura, è stato uno dei piloti più costanti nell’arco dei 20 giri di Silverstone. Il forlivese ha fatto registrare negli ultimi due passaggi tempi distanti solamente quattro decimi dal suo best lap assoluto in gara. La maggior parte dei piloti, invece, nei giri finali incassava un dislivello cronometrico rispetto alle migliori prestazioni pari – in media - ad un secondo e mezzo.
Forcada e Dovizioso hanno fatto valere la loro esperienza, al contrario del restante box Yamaha, in cui ha prevalso il conservatorismo. Il navigato capotecnico si è espresso a proposito: “In Yamaha non si può dire che abbiano sbagliato nella scelta della gomma posteriore. Piuttosto non hanno osato montare la gomma che non avevano provato durante il fine settimana. L'asfalto al via era a 48°” – ha sentenziato eloquente. Le strade di Dovizioso e Forcada, dopo un sodalizio durato un anno, si divideranno al termine del Gran Premio di San Marino a Misano, quando Andrea dirà addio al Motomondiale. Proprio Ramon, in un tweet, ha speso parole dolci per Dovizioso: “È fantastico come Andrea Dovizioso riesca ad analizzare la situazione e le caratteristiche di diverse moto e piloti soltanto seguendoli. Sa di cosa ha bisogno per essere veloce – ha continuato il capotecnico - anche quando non può. Potrebbe essere uno dei migliori commentatori tecnici. Nonostante i risultati, è stata un’esperienza molto bella lavorare con lui, mi mancherà".
Rivolgendosi al passato, poi, Forcada ha confessato che gli sarebbe piaciuto continuare al fianco di Franco Morbidelli, il quale aveva identificato nel capotecnico spagnolo la chiave più importante per il suo salto di qualità in MotoGP. Franco, al momento del passaggio dal team Petronas al team ufficiale, aveva richiesto alla Yamaha – senza successo – di portare Forcada con sé. Ramon, ai colleghi di Motorsport.com, ha spiegato i motivi che hanno determinato la cessazione del fruttuoso binomio: “Certo che mi sarebbe piaciuto continuare con Morbidelli, ma non è stato possibile. Le corse sono così, ci sono in ballo mille fattori e nessun obbligo. In queste cose concorrono questioni contrattuali, relazioni, rapporti di sponsorizzazione e alla fine è stata una questione politica". Il contratto di Ramon Forcada con Yamaha scadrà al termine di questa stagione. Per il 2023 il capotecnico resterà nel team RNF WithU, che scenderà in pista con moto Aprilia e piloti ancora da definire.