Un po’, probabilmente, ce l’ha con la Honda per quella stagione passata insieme in cui le cose sono andate malissimo e in cui è stato trattato, invece che come un cinque volte campione del mondo, come un semplice compagno di squadra di Marc Marquez. Un po’ perché Jorge Lorenzo è uno che dice sempre quello che gli passa per la testa senza stare tanto a pesare le parole, ma il maiorchino, nonostante le provocazioni proprio di Marc Marquez, è tornato a parlare del 93. Dei risultati che non arrivano, della situazione che sta passando e della possibilità che una carriera che sembrava destinata a consumarsi tutta insieme alla Honda possa, in realtà, finire sulla moto di un qualche altro marchio.
Solo che Jorge Lorenzo, nel tentativo di analizzare per DAZN, il momentaccio di Marc Marquez, è pure finito per dire qualcosa di non proprio simpaticissimo nei confronti di un altro pilota. “E’ triste vedere Marc Marquez lottare con Fabio Di Giannantonio, che non è competitivo nemmeno con la Ducati nonostante al Sachsenring sia riuscito a esserlo più del solito”. Come se il confronto con il Diggia, appunto, fornisse una misura di qualcosa che, invece, non ha bisogno di essere misurato: undicesimo nella Sprint significa undicesimo, a prescindere dai nomi di quelli con cui si è bagarrato. Al di là dell’evitabilissima caduta di stile, però, Jorge Lorenzo è tornato anche a ribadire che a suo avviso Marc Marquez non resterà ancora a lungo con la Honda. Una tesi che il cinque volte campione del mondo sostiene da un bel po’ di tempo e su cui anche lo stesso Marquez ha più volte ironizzato.
“Io penso che proverà di tutto e chiederà di provare di tutto a Honda, ma se le cose continueranno a non funzionare, Marc Marquez finirà altrove – ha ribadito Lorenzo – Rassegnazione, rabbia, impotenza: una situazione in cui è impossibile essere calmi e Marc non lo è. Finalmente sente di stare bene, ma quella moto è un disastro. L'anno scorso ci sono stati cambiamenti nel suo ambiente e vediamo un Marc diverso, è percepito come nervoso. Le sue azioni dentro e fuori pista lo dimostrano, ma è molto difficile, quasi impossibile, essere sereni con questa moto che non funziona e che non è competitiva”.