Jorge Lorenzo è tornato a parlare di Valentino Rossi e Marc Marquez e per entrambi è convinto di una cosa: vinceranno ancora. Specificando, però, che nel caso del nove volte campione del mondo non si tratterà della possibilità di portare a casa l’ambito decimo titolo, ma più semplicemente di tornare a salire sul gradino più alto del podio. “Di Valentino Rossi non ci si può fidare – ha affermato sorridendo –Potrà vincere qualche gara. Dubito, invece, che possa riuscirgli di vincere ancora un mondiale, perché tutto, ma proprio tutto, dovrebbe girare a suo favore. Ha il talento e l'esperienza, non ci si può fidare di un Valentino che sa sfruttare tutte le circostanze. Sta facendo qualcosa di unico e insolito".
Parole di stima e rispetto, quindi, verso un avversario con cui ha avuto grandi scontri in pista e anche come compagni di squadra, ma con cui ha condiviso anche molto negli anni della sua carriera. Una carriera che ha ripercorso nella lunga intervista su Twich rilasciata a Nico Abad ed in cui Jorge Lorenzo ha parlato anche dell’altro grande rivale e ex compagno di squadra, Marc Marquez.
“Adesso affronta un Everest fisico e mentale – ha spiegato Jorge Lorenzo riferendosi al 93 - Marc è in piedi da un anno senza allenarsi e senza salire su una moto e con un braccio che non offre certezze. Infortuni di quel tipo, di solito, segnano la fine delle carriere, ma se qualcuno può tornare in una circostanza che non è mai accaduta nel motociclismo, quel qualcuno è proprio Marc Marquez. Perché è così speciale che può farlo, ma questa caduta sarà sempre nella testa. E personalmente ho il dubbio se vedremo quel Marc che ha rischiato tanto anche in futuro. Ma tornerà a vincere, anche se non sarà più come prima”.
“Marc Marquez – ha poi aggiunto il cinque volte campione del mondo - è unico, non ho mai visto un pilota come lui. La prima volta che l'ho visto prima di Austin 2013, mi ha sorpreso con la sua guida spettacolare e rischiosa”. Un’analisi, quella di Jorge Lorenzo, che è condivisa da molti nell’ambiente e che è anche figlia dei tanti anni trascorsi nel mondiale, oltre che della conoscenza diretta dei due ex avversari di cui ha parlato. Accantonando, almeno per un giorno, il ruolo di provocatore sui social che tanto sembra piacergli in questo ultimo periodo e che recentemente lo ha visto al centro di una polemica infinita con Jack Miller e Aleix Espargarò.
Nella stessa intervista su Twitch, inoltre, il maiorchino non ha nascosto il rammarico per due rapporti interrotti forse troppo in fretta: quello con Ducati prima e quello con Honda poi. “Sono moto diverse in tutto, aggressiva e ruvida l’italiana, più agile ma comunque potentissima la giapponese –ha spiegato – sono diverse anche nelle dimensioni: la Honda sembra una Moto2. Ho faticato ad adattarmi ad entrambe, ma soprattutto con Ducati avevamo trovato la quadra e delle novità che ho portato sulla Desmosedici ne beneficiano ancora oggi. L’infortunio, invece, ha fortemente condizionato la mia esperienza in Honda, ma penso che se fossi rimasto lì, con Marquez fuori dai giochi per un anno, avrei avuto più attenzioni e sarei riuscito a fare bene”.