“Yamaha è la mia prima scelta, la M1 è la moto con cui ho vinto in MotoGP e la sento mia, ma l’opzione Aprilia c’è” – Sono le parole affidate da Jorge Lorenzo ai taccuini di As.com, la testata online spagnola che nella serata di oggi ha pubblicato una lunga intervista al maiorchino cinque volte campione del mondo. “Mi dispiacerebbe – ha detto Lorenzo – se Yamaha prendesse la decisioni di non proseguire insieme basando il giudizio sul test di Portimao, dove le cose non sono andate benissimo”. Il riferimento è all’ultima esperienza in sella sul tracciato portoghese, quando il 99 ha preso circa due secondi da tutti gli altri in pista, facendo tempi peggiori anche di alcuni piloti che giravano con moto di serie. Un test che a detta di Lorenzo non è indicativo e non potrà essere messo a fondamento dell’eventuale scelta dei vertici di Iwata di non rinnovargli la fiducia come collaudatore.
“Vorrei continuare – prosegue ancora il cinque volte campione del mondo - ma se la Yamaha decide di non contare su di me sarà un vero peccato per entrambe le parti. Onestamente, penso che sarà impossibile per loro trovare un pilota che si adatti in modo così naturale allo stile che la Yamaha richiede e abbia la stessa sensibilità per individuare la giusta direzione per l'evoluzione di ogni pezzo. Il Covid19 quest’anno ci ha messo del suo, condizionando ogni programma. Alla fine quello che è successo è che non hanno potuto o non hanno saputo usarmi. È come se una squadra di calcio e ha Messi o Ronaldo non ne approfitta. La realtà è che ho fatto solo due giorni di test a Sepang e, inoltre, perché ho insistito, perché non era previsto. E di recente ho trascorso una giornata e mezza a Portimao. Non potevano essere due giorni perché i meccanici sono dovuti partire. C'erano alcuni infettati dal coronavirus ed erano a corto di personale al GP di Francia, quindi abbiamo finito prima. Non sono arrivato nella forma migliore e soprattutto non salivo su una MotoGP da otto mesi, che è una moto super estrema quindi perdi tutto. Perdi il ritmo, i riflessi, il tempo di reazione rallenta. Se a ciò si aggiunge che doveva andare su un circuito difficile e strano come Portimao, con una squadra che corre all'ultimo minuto, più una vecchia moto, era difficile essere minimamente competitivi”.
Lorenzo ha poi spiegato di aver parlato con Lin Jarvis, mettendo come una condizione per un eventuale rinnovo la possibilità di correre qualche gran premio come wild card, “nell’eventualità che dovessi accorgermi di essere molto competitivo”. L’inglese, però, non ha fornito risposte, dicendo che dal Giappone gli faranno sapere nel giro di qualche giorno. Scaduto quel tempo, Jorge Lorenzo si sentirà libero di accettare l’offerta avanzata da Aprilia. “Devo essere pronto ad avere un piano B – ha concluso il maiorchino - e Aprilia è un'opzione interessante per me. Prima di tutto ho iniziato con il Gruppo Piaggio, perché Derbi apparteneva a loro e con loro sono entrato nel Mondiale, vincendo le gare. Poi sono andato all'Aprilia e ho ottenuto i miei primi due mondiali, quindi ho una storia vincente con Aprilia e sarebbe bello chiudere il cerchio, se così fosse, con loro. È un'opzione più scomoda, perché la M1 è più naturale per me, ma riuscissi a migliorare le prestazioni sarebbe un merito più allettante, come nel caso di Pedrosa con KTM. Lo hanno ascoltato e si sono visti i risultati. Il miglioramento in Yamaha non si vede così tanto. Inoltre, penso che potrei fare molto bene anche a Andrea Iannone, se lo lasciassero correre il prossimo anno. Viviamo entrambi a Lugano e penso che potrei essere un po’ una guida o un allenatore. Lo aiuterei a migliorare le sue prestazioni e ad andare più veloce.
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