Gino Borsoi lo dice in loop ormai da settimane: “E’ un nuovo Martin, ha un atteggiamento del tutto diverso rispetto alla scorsa stagione e è molto più maturo e pronto a ragionare”. Poche parole che oggi a Phillip Island hanno trovato riscontro perfetto in pista, con il leader della classifica mondiale che ha bilanciato da vero campione istinto e nervi con pensiero e calcolo. Mettendo in cantina altri punti di vantaggio (in totale ora sono 20) e dimostrando di avere tutta un’altra testa. Lo Jorge Martin a cui eravamo abituati mai e poi mai sarebbe riuscito a arrivare a traguardo in una gara come quella di oggi e avrebbe probabilmente lottato oltre limite per portare a casa una vittoria. Le esperienze della passata stagione, evidentemente, sono servite. E non è una bella notizia per Pecco Bagnaia, visto che 20 punti di vantaggio a tre GP dal termine cominciano a essere un bottino importante per un ragazzo che ha imparato a correre come corrono i campioni. Ma senza perdere l’ironia degli umani e pure la capacità di ammettere distrazione.
Lo ha fatto anche oggi, dopo il GP chiuso in seconda posizione, e parlando a DAZN Spagna con Jorge Lorenzo che gli aveva chiesto cosa fosse accaduto quando, a pochi giri dal termine, ha commesso un errore che gli è costato tutto il vantaggio accumulato fin lì. “Eh sì, lì sia Pecco che Marquez mi hanno preso – ha raccontato – E’ stato un momento di svolta per la mia gara perché poi ho dovuto cambiare atteggiamento. Cosa è successo? Ho fatto un errore, mi ero confuso con qualche gabbiano e sono finito largo, permettendo a Marc e Pecco di arrivare”. Tipo una parentesi da turista che si perde a seguire il volo dei gabbiani sulla costa, ma mentre si gioca un titolo mondiale a 350 km/h. “Ho visto che perdevo decimi in poche curve e mi sono rimesso giù a spingere più che potevo, ritrovando la testa” – ha raccontato ancora.
Una prima posizione difesa, voluta, riconquistata e, poi, ceduta a un Marc Marquez che oggi ne aveva evidentemente di più, ma non senza lottare. Con Martin che poi, ai microfoni di Sky, ha sintetizzato tutto in pochissime parole: “Sono veloce, ma ho più testa dello scorso anno. E’ chiaro che penso a vincere e voglio vincere, ma controllando i rischi. Non più il tutto o niente”. Sì, perché il giovane spagnolo ha pure raccontato, sempre al microfono di Giovanni Zamagni, che le sensazioni non sono state le stesse avute nella Sprint di ieri e che oggi il feeling gli è sembrato subito meno buono. “Ho fatto una modifica all’anteriore della mia moto che mi serviva per girare un po’ meglio – ha spiegato – Però non ci aspettavamo che ci fosse il vento che invece c’è stato oggi e questo ha fatto sì che la moto fosse un po’ peggio di ieri. Però sono contento, penso di aver fatto una gara molto intelligente anche perché non sono mancati i rischi: sono quasi caduto alla uno e con Marquez ci siamo quasi toccati quando mi ha superato”.
Punti messi nel sacco, analisi fatta e, infine, il pensiero alla Thailandia e alle ultime tre che mancano per assegnare il titolo, con Jorge Martin che chiude con un’altra riflessione segno di nuova maturità. “Ho 24 anni e sono a giocarmi un titolo come un grande campione come Pecco Bagnaia, già questo deve essere abbastanza per essere contento – ha concluso – Io darò il massimo fino alla fine, per me è tutto nuovo perché questa è uno scenario che Pecco conosce e io no, ma c’è solo da lavorare. Andiamo avanti giorno per giorno e vediamo cosa riuscirò a portare a casa”.