Esiste una sensazione migliore della vittoria? Probabilmente sì e è quella sensazione che si prova quando si vince sapendo di poterlo fare ancora e pure meglio. Lo dicono gli occhi di Jorge Martin, dopo la Sprint perfetta di questo sabato a Phillip Island che gli ha permesso di allungare di altri sei punti in classifica generale su Pecco Bagnaia. “Mi sono sentito bene sin da subito – ha raccontato – e sapere che Marc Marquez non era così attaccato dopo l’intoppo che ha avuto in Curva Uno mi ha dato sollievo e ulteriore fiducia”.
In effetti il giovane spagnolo di Pramac è stato perfetto, mai mezzo errore se non una piccolissima indecisione nel primo giro: “C’è solo un verde qui a Phillip Island, ma l’ho preso al primo giro rimediando l’ammonimento. Mi hanno fregato un punto un po’ bagnato dell’asfalto e il vento: sono finito più largo pizzicando appunto il verde, ma poi in tutti gli altri giri sapevo che lì c’era quel rischio e me ne sono tenuto alla larga”.
E’ sereno, il viso è disteso e gli occhi raccontano un ragazzo che s’è ritrovato nel bel mezzo di un sabato al limite dell’invincibilità. La voce, però, dice altro, perché Jorge Martin è convinto che quello che ha mostrato oggi nella Sprint non è il suo massimo potenziale. “Domani – ha proseguito – la gara sarà molto lunga, però sono tranquillo. Sono sicuro che c’è ancora del margine e so dove guardare. L’elettronica potrà darci una ulteriore mano. Oggi non volevo spingere di più o correre altri rischi”. Quasi una nuova dichiarazione di guerra, quindi, alla vigilia di un GP in cui sicuramente lo spagnolo dovrà fare i conti con un Marc Marquez consapevole di poter dire la sua su questo circuito e magari anche mettersi in tasca la terza vittoria di stagione. “Credo – ha ammesso Martin – che con Marquez addosso sarebbe stata un’altra gara, non sapevo cosa aspettarmi. Di sicuro lui qui è molto veloce e domani sarà l’avversario più temibile. Però è anche vero che se dovesse mettersi subito in testa potrebbe essere un aiuto, perché proverei a seguirlo”.
Temibile, ma evidentemente non imbattibile, con Martin che insiste ancora sul potenziale ulteriore che sente di avere e sul lavoro che farà da subito con gli uomini del suo box. “Fare tanti giri da solo in questo modo mi ha permesso di sentire la moto e capire quale strada dobbiamo prendere – ha ribadito – Ducati ha degli ottimi ingegneri che sicuramente mi daranno una mano. Ci sono cose dal limare anche sul bilanciamento. Sarà molto importante anche capire il vento e, soprattutto, la gomma giusta per la gara lunga, perché con la gomma di oggi mi trovo bene. Marco Bezzecchi ha montato la morbida ma non mi è sembrato velocissimo, però guarderò i suoi dati per fare la scelta più giusta”. L’unico di cui, a quanto pare, non vuole sapere niente, è il suo diretto rivale Pecco Bagnaia: “Ho saputo al sua posizione solo dopo il traguardo, sapere dove sta in gara non mi cambia molto e potrebbe solo mettermi più pressione. Pecco ha avuto dei problemi? Non lo so, non so cosa gli sia successo e io mi concentro sul mio lavoro: ho già i miei problemi e non voglio pensare ai suoi”.