In Malesia l'andamento della Gara di Jorge Martín ha rispecchiato quello della Sprint Race di Pecco Bagnaia. Come se i due rivali per il titolo, nel giro di ventiquattr'ore, si fossero scambiati problemi e magagne tecniche. Ieri il piemontese era calato inesorabilmente dopo i primi cinque giri, vittima di vibrazioni alla gomma anteriore. Oggi Jorge, esattamente dopo sette giri sui venti della gara lunga, ha dovuto cedere il passo ai tre davanti: Bastianini, Alex Marquez e lo stesso Bagnaia. E dire che nelle prime battute della domenica di Sepang sembrava essere proprio Jorge il più efficace in pista. Dopo aver perso tre posizioni in partenza, infatti, Martín è riuscito in maniera fulminea a scavalcare Bezzecchi e a ricucire il piccolo gap che si era creato con Bagnaia. Subito aggressivo sul rivale, ha sferrato prima un attacco prima in curva 14 (neutralizzato da un "incrocio" di Pecco) e, poi, ci ha riprovato affondando la staccata in curva 4, senza avere scampo sulla successiva risposta di Bagnaia all'esterno della 5. Da quel momento in poi Martín è stato costretto a sganciarsi dal rivale e dal gruppo di testa, con i il suo ritmo che si è progressivamente deteriorato, risultando nella seconda metà di gara più lento di oltre mezzo secondo al giro rispetto alle tre Ducati che lo hanno preceduto.
Solamente un punto perso da Pecco Bagnaia. È questo il bilancio, ridotto all'osso, del weekend malese di Jorge Martín. Come uno di quei pareggi che però, per l'avversario, profumano più di vittoria. Perché il campione del mondo in carica era decisamente più in difficoltà al venerdì rispetto a Martín, che poi è stato battuto di misura in qualifica e nel corpo a corpo in Gara, riuscendo ad imporsi solamente nella Sprint Race del sabato. Il lati positivi per Jorge? Ha solo 14 punti di svantaggio sui 74 ancora da assegnare e, adesso, la MotoGP si sposta in Qatar, una delle tappe tradizionalmente preferite dal madrileno e avverse a Bagnaia. Oltrettutto Pecco oggi ha ricevuto il warning per la prossione gomme e - sotto questo punto di vista - i due giocheranno alla pari dal prossimo weekend (Martín era stato ammonito in Thailandia). Se dovessero "sgarrare" nuovamente, entrambi riceveranno tre secondi di penalità.
Il regolamento e le penalità introdotte quest'anno sulla pressione gomme, non a caso, sono stati i temi principali della domenica di Sepang. Jorge Martín, ai microfoni di Sky, ne ha parlato a fondo, dopo aver raccontato la sua gara e aver risposto ad una domanda di mercato in riferimento ai contatti con Honda e Alberto Puig: "Oggi in realtà non è andata bene, però ho fatto il massimo e non riesco ad essere nemmeno deluso perché ho fatto quello che ho potuto. Se la Honda mi ha cercato? Penso che abbia cercato un po' tutti, sui social si è visto, ma io non ho mai pensato a fare un cambiamento per l'anno prossimo. Comunque parlando di oggi mi sono divertito all'inizio, ho fatto una partenza migliore di ieri, anche se ho rischiato un po' alla prima curva per provare a tenere la posizione, così sono andato lungo e mi ha passato anche Bezzecchi. Poi quando ho preso Pecco mi sentivo più forte di lui, ma nel momento in cui ho provato a sorpassarlo la gomma davanti si è scaldata troppo e ho iniziato ad avere molti problemi, non riuscivo neanche a seguire Bagnaia, pensavo che dopo un po' di giri si sarebbe raffreddata ma continuavo a rischiare di cadere in tutte le curve a destra, quindi ho solamente pensato a portare a casa i 13 punti del quarto posto. Dobbiamo stare molto attenti alle pressioni, come tutti; in questo weekend viste le temperature ed il mio stile la gomma media è diventata praticamente una soft. Alla prossima gara comunque rischierò, perché non ha senso restare quarto in mezzo al nulla e dovere anche gestire le gomme. Meglio rischiare e provare a stare più davanti. Se sei in mezzo ad altri piloti è diverso, bisogna pensarci, ma se sei in mezzo al niente con la pressione alta tanto vale rischiare. Se è solo una questione di temperatura? È difficile da dire, in tutto il weekend non mi sono mai trovato in questa situazione con il davanti. Oggi, non appena la gomma anteriore è entrata in temperatura, rischiavo di cadere in tutte le curve. Che poi forse è quello che è successo a Pecco ieri, perché non è normale che ieri fossi lì con loro e oggi non riuscissi nemmeno a stare al passo. Magari ci sono delle gomme che funzionano un po' peggio, ma capitano a tutti. Quindi dobbiamo capire come essere migliori".