Jorge Martin è stata senza dubbio una delle sorprese del 2023. Dopo due stagioni in MotoGP fatte di grandi promesse e non altrettanti risultati (nono per due anni di fila con una sola vittoria) ha cominciato a vincere, alternando risultati impressionanti (sei primi posti e un secondo nelle gare tra Misano e la sprint in Indonesia) ad altri meno brillanti (due terzi posti nelle otto gare tra Olanda e Catalogna) soprattutto nelle gare della domenica, che poi sono quelle in cui si ricevono più punti. In Indonesia e Valencia ha vinto la sprint cadendo poi nei GP mentre in Qatar non è andato oltre la decima posizione nella gara di domenica dopo aver vinto la Sprint del sabato, cosa che per altro ha scatenato la lunga diatriba sulle gomme. Tutto questo per dire che il talento c'è, la velocità pure... forse manca un po' di continuità. E il pilota spagnolo ne sembra perfettamente consapevole.
Nei test svolti fin ora non è andata benissimo, Jorge ha lamentato vibrazioni fastidiose al posteriore e inoltre è caduto, ma su questo aspetto è tranquillo perché sa di avere l'attenzione della Ducati e di Gigi Dall'Igna: "Il primo test non è mai facile - ha dichiarato il pilota spagnolo durante la presentazione della moto in Bahrain - e in Malesia avevo qualche dubbio, nonostante il tempo sul giro e il secondo posto con la nuova moto. Ma in Qatar ho spazzato via ogni dubbio, ero molto più veloce con la nuova moto e penso che potrò essere ancora migliore su altri percorsi. Sono convinto al 100% che la nuova moto sia migliore. La differenza non è grande, ma è un po' più veloce, sono felice. La moto è un'evoluzione, non certo una rivoluzione, anche perché la Ducati funzionava già bene. Sarebbe stato inutile fare una rivoluzione".
Così come la moto, però, anche il pilota ha trovato delle aree di miglioramento su cui lavorare. Stile di guida e velocità per il vicecampione del mondo vanno già bene, però quest'anno vorrebbe migliorare ancora. "L'inizio di stagione, - prosegue Jorge - perché è lì che ho sofferto di più l'anno scorso, poi ho dovuto recuperare il distacco. E poi bisogna lavorare sulla domenica in termini di assetto per preparare meglio la moto. E poi sto lavorando su di me a livello mentale: credo di aver sofferto un po' alla fine della stagione 2023, la pressione si sentiva. Ero quasi ossessionato dal dover vincere, ma questo non mi ha aiutato. Credo di essere più forte psicologicamente. Non ci ho lavorato prima, ma ora sì. Questo è importante e mi sento un po' più preparato rispetto al passato. Cercheremo di dimostrarlo in pista".
Sicuramente Martin quest'anno non sarà più un outsider, una sorpresa, ma anche questo può avere un peso nella testa di un pilota. Bagnaia resta il pilota da battere e Jorge Martin è certamente uno dei più credibili pretendenti per la stagione 2024. E il mercato piloti, vista la sua ambizione di passare a un team ufficiale nel 2025, potrebbe cominciare a muoversi proprio da lui.