Il circuito delle americhe a Austin, in Texas, non è mai stato un tracciato particolarmente favorevole alla Ducati e Jorge Martin non ha mai brillato particolarmente tra i suoi cordoli. L’anno scorso, infatti, la vittoria è andata ad Alex Rins sulla Honda (l’ultima vittoria fino ad oggi) mentre Jorge non aveva completato neanche il primo giro e ha chiuso terzo nella Sprint del sabato.
Quest’anno gli è andata decisamente meglio, confermandosi terzo nella Sprint ma chiudendo al quarto posto il GP di domenica. Una gara che lo stesso Jorge ai microfoni di Sky ha definito “divertente ma sofferta” in cui cadute, sorpassi e rimonte hanno agitto la corsa e gli hanno impedito di rispondere al sorpasso di Enea Bastianini: “Non ho avuto un gran calo di rendimento – ha tenuto a sottolineare lo spagnolo - alla fine facevo tempi ottimi, ho fatto il mio miglior tempo al 18° giro, però è chiaro che ci mancava qualcosa. Enea aveva qualcosa di più alla fine e, soprattutto, ho fatto un errore al giro 8 o 9 in cui ho perso il vantaggio che avevo; lì mi hanno passato Acosta e Marquez e dopo è stato complicato riuscire a riprenderli. Comunque, penso che abbiamo fatto un bel weekend: dopo le due cadute di sabato e una qualifica abbastanza mediocre diciamo che sono riuscito a fare una bella partenza e una bella gara”.
Una gara che, complice l’andamento degli altri piloti, ha permesso a Martin di accumulare un discreto gruzzolo di punti sui diretti inseguitori in ottica mondiale, anche se dopo la gara di ieri anche Aprilia ha dimostrato di poter dire la sua: “Ovviamente Aprilia ha fatto un grande step, ma penso che anche noi potevamo fare molto bene. Questa è una pista che non mi è mai piaciuta troppo e sono riuscito a portare a casa 20 punti, che alla fine è quello che mi rende positivo e confidente ora che torniamo in Europa”.
Sì, perché la prossima gara è a Jerez de la Frontera il prossimo 26-28 aprile e i piloti spagnoli vorranno fare bella figura davanti al loro pubblico e quindi sarà particolarmente interessante, visto che nelle prime sei posizioni della Sprint c’erano sei piloti spagnoli e cinque nelle prime dieci posizioni del GP. Resta da capire se e quanto la Desmosedici 2024 sia più efficace della moto dell’anno scorso: “Penso che la moto adesso sia arrivata a un livello molto simile a quella dell’anno scorso, anzi, da sabato a oggi abbiamo fatto la stessa modifica che abbiamo fatto da sabato a domenica l'anno scorso. Tutto è molto molto simile, sicuramente c’è qualcosa di meglio ma anche qualcosa da migliorare e su cui stiamo lavorando”.
Quello che è evidente è che quest’anno sono tanti i piloti che possono stare davanti e le gare sono molto combattute; per esempio, racconta Jorge, “Un momento importante della gara è stata la lotta con Acosta, ci sono voluti 4, 5 giri e sei sorpassi per mettermi davanti; ho lottato veramente tanto e alla fine ce l'ho fatta, peccato che poi ho fatto quell'errore e ho perso posizioni, comunque son contento di quest'ultimo week end di gara”.