Si è detto di tutto di Jorge Martín in questi giorni, a partire da chi l'ha visto molto più nervoso del solito per arrivare a coloro che l'hanno descritto maturo come non mai nei momenti che contano, ovvero quelli in cui il numero 89 abbassa la visiera e resta solo con i suoi pensieri, con la Desmosedici GP24 Pramac, con l'asfalto e i cordoli di Barcellona, contro Pecco Bagnaia e contro altri venti piloti che non gli stenderanno il tappeto rosso. Alla fine, per capire davvero come stia Jorge Martín, che per la prima volta nella sua vita gareggia da favorito per la conquista del titolo mondiale MotoGP mentre mancano meno di ventiquattr'ore al termine del campionato, è giusto prendere in considerazione ciò che fa in pista. Il terzo posto nella Sprint di Barcellona non si discosta più di tanto dalla condotta di gara che Jorge ci aveva proposto a Sepang: ha rischiato nei primi giri, quando ha cercato di capire quale fosse il suo limite, per non oltrepassarlo nei successivi, in cui ha protetto il secondo posto dagli attacchi di Enea Bastianini, che l'ha trafitto con un sorpasso pulito in curva 5 all'ultimo passaggio.
Alla fine Jorge Martín andrà a dormire prima del giorno più importante della sua vita con diciannove punti di vantaggio su Pecco Bagnaia. Gli basterà un nono posto per laurearsi campione del mondo, ma è inutile dire che il madrileno si sveglierà domattina con l'obiettivo di restare in top ten: "Il mio obiettivo resta comunque lo stesso, cioè di correre come so, non partirò pensando di fare nono o decimo. Dovrà essere una gara come sempre, cercando di fare podio o top five, è l'unico modo per mantenere la concentrazione, che è la chiave". Poi al numero 89 è stato nuovamente chiesto del suo stato d'animo, delle ore di sonno che proverà a raccimolare da qui alle 14 di domenica, punti interrogativi che Jorge ha fronteggiato con la solita schiettezza: "Ho guidato come sempre, senza pensare più del solito. Ho provato a fare secondo ma credetemi, riuscirci oggi era molto difficile, perché in tanti avevano un gran ritmo con la soft. Io invece non mi sono mai sentito competitivo con la soft, né nel time attack né nelle prove, infatti oggi nella Sprint per essere competitivo ho dovuto cambiare molto il mio stile. Ero abbastanza nervoso dopo le qualifiche, a pranzo, quando non ho praticamente mangiato nulla perché il mio stomaco era chiuso. Poi ho provato a dormire un po', a fare una doccia fredda e per la Sprint ero in un buon momento, abbastanza calmo. Per uno sportivo in giorni del genere non è facile dormire, io dormo di media sette ore, spero di riuscirci anche stanotte".
La risposta del giorno, in ogni caso, è arrivata quando un giornalista spagnolo ha domandato a Martín se avesse in programma una strategia particolare per affrontare la notte in maniera più rilassata. Risate generali dei presenti, Jorge compreso, che convinto ha subito ammesso: "Non manca, non manca". Il pensiero è tornato subito ad un paio di settimane fa, quando Martín in Malesia raccontò che per distendere i nervi e abbassare la pressione gli sarebbe stato sufficiente mettersi por la chucara (a cucchiaio) con la fidanzata Anabel Hernandez. Lo disse in maniera graziosa, garbata, quasi cucciolosa, senza alcun riferimento a sfondi sessuali. L'ha ripetuto allo stesso modo oggi, facendo sorridere tutti: "Sì, farò il cucchiaio, per fortuna ho la mia fidanzata qui quindi posso starle super vicino".
Infine Martín è tornato sui temi della pista, sulla condotta di gara di Enea Bastianini (valutata con estrema sincerità), sul trabocchetto che pensava gli avessero teso Pecco Bagnaia e Gigi Dall'Igna, su ciò che gli servirà per vincere il titolo mondiale 2024 della MotoGP: "Enea ha fatto quello che doveva fare, una gran gara, considerando che anche lui si gioca le sue chances per il terzo posto contro Marc. Alla fine, ovviamente, ero un po' frustrato per aver perso la posizione. Come mai ho scosso la testa quando Enea mi ha sorpassato? È stato più un gesto di sorpresa che di disapprovazione, perché ho sentito il rumore della sua moto venire da molto lontano e pensavo che lui stesse scivolando. Ero già pronto a ritrovarmi nella ghiaia. Invece è stato bravissimo. Mi ha sorpeso Pecco con la dura davanti, pensavo fosse una strategia per fare mettere la dura anche a me, perché di solito a Gigi Dall'Igna non piace scendere in pista con qualcosa che non ha mai provato. Può essere una soluzione per domani, quando sembra ci possa essere più temperatura. Mi sento bene, ho confidenza, credo di essermi preparato per questo momento per tutta la mia vita. Domani dovrò provare a divertirmi. Oggi è stata una gara un po' tesa, sono partito bene ma poi ho perso tempo nelle bagarre nei primi giri, avevo il potenziale per stare con Pecco ma ho consumato le gomme nella lotta con Bastianini, e la scelta dell'anteriore non è stata quella corretta. Bueno, ora voglio solo correre, perché quando sono in moto tutto è più o meno sotto controllo. Penso che l'unica cosa che resta in sospeso sia la scelta delle gomme, ma tutti faranno più o meno lo stesso quindi potremo anche copiare gli avversari".