“Non ho voluto prendere troppi rischi perché quando ho cercato di spingere un po’ di più ho capito che sarei potuto cadere, mi manca ancora qualcosina”. Lo ha detto Jorge Martin a DAZN Spagna, dopo una Sprint a Motegi in cui lo spagnolo del Team Pramac è riuscito a mettere una pezza sulla qualifica disastrosa (condizionata da una caduta). “Quando parti così indietro tutto è più difficile – ha proseguito – ma ho rimontato diverse posizioni e quarto oggi non è male. Anzi, sono stato a lungo dietro a Marc Marquez e ho visto quello che riesce a fare qui. Nell’ultima parte del tracciato, soprattutto tra la Curva Undici e la Curva Tredici è incredibile. Ho pensato che avrebbe vinto oggi. Marc sarà il mio riferimento per domani”.
E’ chiaro che, essendo tutti i dati di tutti i piloti Ducati a disposizione, lo spagnolo del Team Pramac andrà a cercare di carpire segreti. E adesso ha pure ammesso che non lo farà dai dati del suo diretto rivale, Pecco Bagnaia, ma da quelli di un Marc Marquez che, nonostante il terzo posto nella Sprint, sembra essere l’unico tra quelli che guidano una Desmosedici a poter tenere il passo di Pedro Acosta. “La verità – ha proseguito Martin –è che qui quello da tenere d’occhio più di tutti è Acosta, ma io non ho ovviamente i suoi dati, mentre posso capire quello che fa Marquez che è il migliore dei ducatisti”. Una ammissione, quindi, ma anche un po’ una provocazione da parte dello spagnolo che in qualche modo gioca la carta della guerra psicologica. La carta che non ha voluto giocare, invece, è quella già spesa dai soliti complottisti sui social: “In qualifica sono caduto perché, nonostante avessi commesso un errore, ho continuato a spingere forse nel tentativo di recuperare e ho sbagliato di nuovo. Sono sicuro che se non fossi partito undicesimo oggi avrei fatto un’altra Sprint, ma queste sono le corse”.
Nessuna polemica, quindi, verso le gomme o verso un qualche altro ipotetico nemico invisibile (che non esiste), ma solo la consapevolezza che se nella Sprint e con soli 12 giri a disposizione è riuscito a piazzarsi quarto dopo essere partito dall’undicesima casella, con il doppio dei giri a disposizione niente è compromesso. Nemmeno la vittoria. “Secondo me chi farà la scelta giusta con la gomma avrà più possibilità domani, io sono determinato, ma tranquillo perché alla fine oggi ho potuto imparare molte cose” – ha proseguito.
Quello che ha visto, stando dietro a Marc Marquez, è che ci sono punti in cui si può osare di più e quello che ha capito, invece, è che per la gara lunga si potrebbe azzardare qualche modifica al posteriore della moto, per avere più stabilità. Mentre sul vantaggio ridotto a 15 punti dopo la vittoria di oggi di Pecco Bagnaia, Jorge Martin ha tagliato corto. “In questa MotoGP succede sempre qualcosa, il colpo di scena non manca mai – ha concluso – Da un lato è bello per lo spettacolo e perché a volte tocca ai tuoi avversari, dall’altro è brutto perché inevitabilmente tocca a te. Questa volta è toccato a me con la caduta in qualifica che mi ha costretto a partire così indietro. Alla fine, però, bisogna guardare il buono e nonostante tutto sono riuscito a arrivare a ridosso di quelli davanti. Domani ci riproverò cercando ovviamente di migliorare la posizione finale: non è impossibile e sento di poterlo fare”.