Saranno tantissimi i rookies che debutteranno tra circa un mese in Bahrain per i test pre stagionali della Formula 1, nel momento centrale della sua pausa invernale ma più che pronta a tornare in pista. Tra di loro, uno dei nomi che spicca di più in generale ma soprattutto per gli italiani, è quello di Andrea Kimi Antonelli, il giovane talento di Bologna che avrà tra le sue mani la Mercedes lasciata da Lewis Hamilton, per un debutto che solo i fuoriclasse possono vantare. Una scelta criticata a lungo quella del team di Brackley di promuovere subito l’italiano in prima squadra, dopo una stagione in Formula 2 competitiva ma nella norma e con praticamente zero esperienze ufficiali in Formula 1, ma per Toto Wolff non ci sono mai stati dubbi: il piccolo Antonelli è ormai diventato grande ed è pronto per rappresentare la squadra tedesca nel mondiale insieme a George Russell.
In generale, un po’ tutte le squadre del circus sono in una fase di rimodellamento in vista del cambio regolamentare del 2026: nuovi piloti, strutture, dipendenti, sponsor. Da chi ha stravolto la squadra, come la Sauber che ha due nuovi protagonisti al volante, Nico Hulkenberg e Gabriel Bortoleto, alle aggiunte del quartier generale dell’Aston Martin, passando per le mille novità della Ferrari. In Mercedes l’obiettivo principale è quello di preparare il team per vincere e per farlo, Toto Wolff ha richiamato tra le sue carte uno di quei piloti che per la squadra ha dato praticamente tutto: Valtteri Bottas sarà il pilota di riserva - e ovviamente di sviluppo, colui che seguirà l’azione da vicino per migliorare le prestazioni - della stella a tre punte. Storico alfiere di Lewis Hamilton, sempre pronto a difenderlo, aiutarlo ed eventualmente dargli quella sfida in più per battere i suoi record, forse il finlandese è uno dei migliori “secondi” della storia della Formula 1.
Salutò la Mercedes nel 2022, quando George Russell venne promosso dalla Williams dopo una stagione strabiliante, diventando pilota titolare dell’Alfa Romeo, poi diventata Stake F1 Team, per accontentarsi però di prestazioni scarse che spesso hanno fatto mettere in dubbio le sue potenzialità. Valtteri Bottas lo ha già avuto il suo momento “prime” nel mondiale e lo ha fatto quasi volentieri un passo indietro per tornare a Brackley con questo ruolo, perché è un vero e proprio ritorno a casa. Inoltre, si vocifera addirittura di una collaborazione anche per la McLaren, il che potrebbe dare al finlandese una soddisfazione in più: tanto da imparare ma anche tanto da insegnare ai piloti che in questo momento sono i protagonisti della Formula 1 - esperti ma che sicuramente possono trarre qualcosa dal metodo sempre preciso dell’ex pilota Stake.
E secondo Juan Pablo Montoya, ex pilota di Formula 1 e Indycar, la Mercedes ha fatto bene a mettere nuovamente sotto contratto Bottas, perché se le cose con Antonelli dovessero andare storte, ci penserebbe il finlandese a prendere il suo posto. Poco fan dell’italiano fin dai primi momenti dopo l’annuncio ufficiale del suo programma con la scuderia tedesca, Montoya è tornato sull’argomento e non si è risparmiato: “Antonelli viene raccontato come il prossimo Verstappen: ha una delle migliori squadre e un compagno che sta andando molto forte, ma se non si rivelerà all’altezza sarà dura” ha commentato il colombiano. “Secondo me la Mercedes con Valtteri Bottas si è procurata una sorta di paracadute e lui lo sa, potrebbero chiamarlo in prima linea. Se non dovesse funzionare con Antonelli…” ha continuato, ai microfoni di CasasDeApuestas.be. Che l’italiano abbia una bella responsabilità sulle spalle è chiaro e lo è sempre stato, ma ancora nessuno aveva pensato alle eventuali possibili sostituzioni. Anche se, in un mondo di piloti che crescono con il metodo Helmut Marko, “o vai forte o sparisci”, come è successo ad Alex Albon, Pierre Gasly o Nyck De Vries, in casa Toto Wolff l’atmosfera sembra ben diversa.