Quando parla di Suzuki gli si illuminano gli occhi, è il marchio con cui ha vinto, è l’azienda a cui ha legato per sempre la sua leggenda. Ma Kevin Scwantz, da molti indicato come uno dei probabili successori di Davide Brivio al timone del Team Ecstar, non raccoglierà l’eredità dell’italiano. E’ quanto si evince dal video che lui stesso ha diffuso sui social, in cui racconta le sensazioni che lo hanno travolto dopo il fulmine a ciel sereno dell’addio di Brivio e in cui augura il meglio a Suzuki e a chi prenderà le redini del team.
Segno, quindi, che se anche il suo nome è circolato con sempre maggiore insistenza in queste ore da parte dei vari addetti ai lavori, il suo ruolo resterà quello di testimonial e punto di riferimento nel marchio, ma non si tradurrà in un ritorno da protagonista del mondiale.
“Suzuki è campione del mondo MotoGP 2020 con Joan Mir e Davide Brivio lascia il team per passare alla Formula 1 – ha affermato Schwantz - C'è un enorme vuoto che deve essere colmato. Penso che i due fratelli Brivio abbiano fatto un ottimo lavoro riportando la Suzuki a livello mondiale, guidando un progresso straordinario. Sono scioccato”. Scioccato, ma non certo arrabbiato, con il campione texano che, piuttosto, condivide la scelta di Davide Brivio. L’italiano ha, di fatto, accettato una sfida irrifiutabile e Schwantz ne è ben consapevole, augurandogli il meglio e augurando a Suzuki di poter trovare un degno sostituto.
“Ho letto che Shinichi Sahara – prosegue Kevin Schwantz - non sapeva cosa fare. Lui e Davide discutevano su come la squadra potesse migliorare, su come aiutare al meglio i piloti, affermando di essere della stessa opinione su molte cose. Ora per lui il lavoro è doppio e si trova da solo in questo momento, ma se c’è qualcuno che può farcela è proprio Sahara”. Nessun cenno, quindi, alle indiscrezioni giornalistiche che vorrebbero proprio Schwantz alla guida del team Ecstar, con il texano che, piuttosto, sembra intenzionato a restare vicino al marchio senza valutare l’ipotesi di un ritorno attivo nel mondiale. “Auguro il meglio per il dopo Brivio – ha infatti concluso - e spero che la Suzuki trovi qualcuno che possa guidare degnamente la squadra”.