È sempre stata frenetica la vita di Andrea Kimi Antonelli: dividersi tra pista e scuola non è mai stato semplice e, infatti, sono pochi i piloti che riescono a completare il percorso di studi, ma con la giusta determinazione si può eccellere in tutto. Già ai tempi dei kart si portava dietro i libri, per non perdere tempo e studiare tra una sessione e l'altra, e una volta debuttato in Formula 1 non ha smesso, nonostante la frenesia del mondo del motorsport diventi sempre più intensa man mano che si sale di livello. Insieme all’annuncio della consueta “race week" del lunedì che precede ogni Gran Premio, il giovane pilota italiano della Mercedes ha potuto festeggiare anche la conclusione ufficiale del suo percorso scolastico, avendo superato l’esame di maturità. Promosso (con un percorso classico che lo ha visto in aula insieme ai suoi compagni di classe per gli scritti) Andrea Kimi potrà ora affrontare il weekend al Red Bull Ring con serenità, soprattutto alla luce delle parole di stima espresse nei suoi confronti anche da Toto Wolff - che lo ha già promosso su un altro livello.

Nel podcast Hot Pursuit di Bloomberg, il team principal della Mercedes, Toto Wolff ha ripercorso la carriera di Andrea Kimi Antonelli, che segue da vicino sin dagli esordi, avendolo scelto come punta di diamante del Mercedes Junior Team. Wolff ha raccontato come, dall'inizio della stagione, non ci sia stata nemmeno una piccola delusione nel percorso del giovane pilota. Un debutto che ha visto Antonelli subito competitivo, con tempi in linea con quelli del suo compagno di squadra George Russell, nonostante quest’ultimo abbia già diverse stagioni di Formula 1 alle spalle. Le prime vere difficoltà sono emerse solo durante il primo triple-header del mondiale - le tre gare europee di Imola, Monaco e Barcellona - ma nulla che ne abbia rallentato la crescita. E infatti a Montreal è arrivato il primo podio: una conferma importante che lo proietta ben avanti rispetto a quanto si potesse pensare una volta annunciato come pilota del mondiale. Per Toto Wolff, il significato di questa brillante prima parte di stagione è chiaro: Andrea Kimi Antonelli rappresenta, senza dubbio, il prossimo campione del mondo.

“Sono cambiate tante cose in Formula 1: gestire le gomme è diventato davvero difficile. Non basta essere veloci sul giro secco o in gara. Basta guardare Oscar Piastri: gli è servito un anno e mezzo per arrivare al livello di Lando Norris e nel 2025, per la prima volta, è davanti” ha iniziato il team principal della Mercedes una volta che gli è stato chiesto di Antonelli, che in realtà questo step sembra averlo già avvicinato. “Probabilmente a Kimi servirà un programma triennale, è questo è il tempo di cui necessita un giovane pilota per sfidare un compagno di squadra più esperto e veloce. Ma non avremmo mai affidato il sedile a un pilota che non reputiamo un potenziale campione del mondo, e Antonelli lo è” ha spiegato l’austriaco. Per quanto queste parole possano sembrare quasi scontate, provenendo proprio da colui che ha fortemente voluto Antonelli nel team, è importante riconoscere e apprezzare la fiducia che la Mercedes ripone già nel giovane pilota italiano. In Austria, quindi, Antonelli arriva promosso su due fronti: non solo a scuola, con il completamento della maturità, ma anche nel paddock. E dopo una prima parte di stagione così convincente, il riconoscimento è più che meritato.

