Le gomme condizionano sempre un po’ il mondiale di MotoGP. Complottismi vari e ipotesi di gommini speciali non c’entrano niente, ma questa volta ci sono di mezzo i numeri. Sia perché ogni pilota avrà a disposizione un tot di gomme e non di più per ogni fine settimana di gara, sia per un altro problema che, al momento, sembra essere stato preso in considerazione solo da KTM.
Per quanto riguarda la prima questione, quest’anno ci saranno gare raddoppiate con l’introduzione delle Sprint Race, ma oggettivamente il rischio che qualcuno potrebbe ritrovarsi a correre sui cerchioni è molto lontano. E’ vero, infatti che si deve tener conto anche della possibilità di incidenti e della conseguente necessità di montare gomme nuove ogni volta e che con le Sprint Race potrebbero andare storte più cose, ma i numeri dimostrano che ci sono margini ancora ampi.
Chi rischia di restare concretamente senza pneumatici, invece, sono i test team – che hanno un limiti di 200 pneumatici a stagione per ogni pilota - e gli unici ad essersene accorti sembrano essere quelli di KTM. Loro, in attesa di capire se ci sarà o meno la possibilità di chiedere a Michelin e agli organizzatori della MotoGP di contare su una fornitura maggiore di pneumatici, hanno preso una decisione clamorosa: non porteranno il test team ai Test di Portimao.
Niente Kallio e Pedrosa, quindi, sul circuito dell’Algarve, con le quattro moto austriache che saranno guidate solo dai piloti titolari: Pol Espargarò e Augusto Fernandez per GasGas e Jack Miller e Brad Binder per il team factory. La casa austriaca, infatti, sta lavorando allo sviluppo della moto anche in collaborazione con RedBull Formula1 e avrà bisogno di ulteriori test per migliorare le prestazioni della RC16 dopo quanto mostrato a Sepang. Da qui la scelta di rinunciare a Portimao per poter avere a disposizione più pneumatici nei due test privati già fissati dal marchio austriaco a Valencia (prima di quelli ufficiali a Portimao) e a Jerez. Una decisione, questa, decisamente inusuale se si considera che a Portimao si correrà, poi, anche il primo GP della stagione e che quindi avere il maggior numero di dati a disposizione potrebbe rivelarsi un grande vantaggio nella preparazione della gara. Un vantaggio che evidentemente in KTM considerano inferiore rispetto all’enorme svantaggio che si creerebbe se ci si trovasse nelle condizioni di dover smettere di sviluppare la moto a stagione in corso solo perché il test team avrà raggiunto il numero massimo di pneumatici utilizzabili.