Esiste qualcosa di più precario del precariato? Sì, guidare una KTM in MotoGP. L'ultimo a saperne qualcosa - se le voci che circolano dovessero trovare conferma - è Augusto Fernandez, campione del mondo della Moto2 nel 2022, pilota KTM (su sponda GasGas) nel 2023 e molto probabilmente disoccupato nel 2024. Però a saperne qualcosa sono anche Raul Fernandez e Remy Gardner, anche loro buttati fuori dopo solo una stagione, e, ancora prima Iker Lecuona (che è riuscito a disputare una stagione e mezza addirittura) e Danilo Petrucci, un altro a cui avevano garantito un lungo matrimonio e una moto identica a quella degli ufficiali e che invece s'è ritrovato a piedi appena una stagione dopo.
Questa è la sintesi estrema di una lunga storia e basta da sola a spiegare quanto stretta sarà la tuta che Pedro Acosta si troverà a indossare nella prossima stagione. E' di questi giorni, infatti, la notizia che - incassato il no per mandare cinque moto in pista - il pilota messo alla porta da KTM sarà Augusto Fernandez. Proprio come Acosta sembra destinato a fare in questa stagione, infatti, Fernandez ha vinto il titolo in Moto2 nel 2022 ed è stato promosso in MotoGP con tanto di proclami sulla piena fiducia, le misure da prendere, la pazienza con cui accogliere i talenti cristallini che devono solo ambientarsi. Salvo poi, ora che la stagione 2023 si avvia alla fine, ritrovarsi con un Augusto Fernandez che, almeno nelle dichiarazioni pubbliche, sembra già ben consapevole che nella prossima stagione non sarà più un pilota della MotoGP.
"Sono soddisfatto del risultato fatto a Motegi - ha affermato Fernandez - avevo Miller davanti a me e ho il rammarico di non essere riuscito a superarlo, perchè essere il miglior pilota KTM in quella gara avrebbe potuto essere molto molto importante per me". Insomma, Fernandez non l'ha detto esplicitamente, ma l'impressione è che qualcuno gli abbia già fatto sapere che la sua moto, che tra l'altro ha già il numero 37 sul cupolino, è quella destinata a finire nelle mani di Pedro Acosta. E Pedro Acosta? ovviamente è contento, visto che comunque la MotoGP è il sogno di tutti i piloti, ma oggettivamente, visti i precedenti, non potrà dormire sonni tranquilli e dovrà approcciarsi alla classe regina come uno che non potrà permettersi tempi di ambientamento troppo dilatati. Le storie di Lecuona, Petrucci, Gardner e i dei due Fernandez parlano chiaro: in KTM un anno sei un fenomeno e quello dopo sei da buttare.
Chi rischia di saperne qualcosa è anche Jack Miller, un altro che pare essere finito già in discussione. Così come Pol Espargarò, su cui però pesano anche le conseguenze di un infortunio che lo ha tenuto fuori a lungo e che ha lasciato qualche inevitabile strascico. Nel 2025, sempre se le voci che circolano dovessero trovare conferma, in KTM ci sarà da fare spazio addirittura a Marc Marquez e l'impressione è che per qualcun altro - a questo punto il principale indiziato è proprio Pedro Acosta - possa ritrovarsi alla porta. Ecco perchè ultimamente - anche se la notizia sarebbe clamorosa - si parla di contatti con Honda proprio da parte del giovanissimo spagnolo. L'accordo con KTM c'è, ma è chiaro che si tratta di qualcosa che non fornisce garanzie a lungo termine, con Acosta che potrebbe, a questo punto, assecondare il corteggiamento di Honda per un progetto più a lungo termine, ereditando la moto di Marc Marquez. Sarebbe clamoroso, ma permetterebbe a Acosta di dormire sonni un pochino più tranquilli.