Torniamo indietro di una settimana, quando Daniel Pedrosa si è presentato nella “sua” Jerez per la prima wildcard dell’anno: primo tempo al primo turno, terzo tempo di giornata - e accesso diretto al Q2 - il venerdì, sesto tempo in qualifica, sesto in gara sprint (con due partenze) e settimo la domenica. Al netto di tutte le spiegazioni del caso (Dani ha provato a lungo, si è tenuto in forma, conosce Jerez e la moto) resta il fatto che un fine settimana così è difficile immaginarlo anche per un pilota titolato. Il punto però è che Pedrosa ha fatto di più, molto di più: ha restituito ai piloti una moto così competitiva da permettere loro di giocarsi la vittoria. La KTM è la moto migliore della griglia in partenza - a Jerez ce ne sono state quattro - ed è anche l’unica MotoGP che permette di guidare di traverso come fosse la Suzuki 500 di Kevin Schwantz.
Non c’è da stupirsi quindi che Francesco Guidotti, Team Manager del Red Bull KTM Factory Racing Team, sia entusiasta del fine settimana: “Non ho parole per descrivere il lavoro di Dani né per descrivere il coraggio che ha dimostrato nelle gare di questo fine settimana”, ha raccontato agli spagnoli di AS. “Il risultato si vede e i nostri piloti riconoscono che Dani ha dato le indicazioni corrette per realizzare una moto che in questo momento possa guidare chiunque. Dani ha uno stile di guida, Brad un altro e Jack un altro, ma la moto funziona sempre bene. A Portimao avevamo già fatto un buon lavoro, ma lì era solo la prima volta che avevamo l'intero pacchetto. E in Argentina abbiamo vinto lo sprint con Brad. Durante i test di Sepang e Portimao abbiamo selezionato tutto sulla base delle indicazioni di Dani. Molto bravi anche i tecnici, che hanno interpretato le sensazioni di Dani per realizzare il prodotto. Dani è da 10 e anche i tecnici lo sono. E i piloti sono molto bravi, sono capaci di andare forte con queste moto. È un lavoro di gruppo, con gli ingegneri di fabbrica, i piloti, i tecnici e i meccanici in pista. Abbiamo cambiato molte persone e rivisto anche l'organigramma e il metodo di lavoro. Ero molto fiducioso che avrebbe funzionato, ma per lui fare così bene nella quarta gara è stata una sorpresa anche per me. Tutti credono in questo progetto ed è un inizio stellare, ma solo dopo il Mugello potremo farci un'idea concreta del campionato”.
Inevitabilmente si è parlato molto anche della seconda wildcard prevista per Pedrosa, che dovrebbe essere per il weekend sul Marco Simoncelli Circuit di Misano: “Per noi è sì al 95%. Dobbiamo vedere se si potrà fare, non è ancora ufficiale. Abbiamo parlato con Dani lo scorso inverno e abbiamo concordato di fare Jerez e vedremo Misano a seconda delle necessità e se lo vorrà. Per noi è importante che lui ci fosse in Spagna, perché c'erano meccanici e tecnici del test team, che hanno capito meglio di cosa abbiamo bisogno e la velocità necessaria per apportare modifiche in determinate condizioni”.
Ecco, per i tifosi italiani vedere Daniel Pedrosa a Misano sarebbe uno spettacolo, niente di meno. Anche perché ci sono buone possibilità che con lui si palesino anche Valentino Rossi e Jorge Lorenzo, entrambi presenti (con obiettivi diversi) al GP di Spagna. D'altronde Valentino non ha impegni con il GTWCE quel weekend e Jorge è sempre più inserito nel paddock come opinionista.