Prima è entrato in sala operatoria per rimuovere alcuni mezzi di sintesi applicati tempo fa in seguito ad un infortunio, poi, con tanto di smoking, Pecco Bagnaia ha fatto visita al presidente della Repubblica, insieme alla Ducati Desmosedici con cui si è laureato vice campione del mondo. Una moto che l’anno prossimo farà senza dubbio ancora coppia con il pilota di Chivasso, ma che potrebbe finire anche nelle mani di Jorge Martin. Che Jack Miller, infatti, sia in discussione, è cosa nota, così come è noto che il giovanissimo pilota spagnolo è in pole position per la successione. Tanto che ieri, proprio prima del ricevimento al Quirinale, qualcuno ha chiesto a Bagnaia dei prossimi movimenti di mercato.
Il vicecampione del mondo, però, non ha prestato il fianco e ha dribblato tutti parlando non della possibilità di avere Martin come compagno di squadra, ma della sua capacità di adattarsi ad una moto difficile come la Desmosedici. Non un “benvenuto Jorge”, ma poco ci manca, quindi, con Pecco che non ha avuto problemi ad ammettere che Martin è stato molto più veloce di lui a prendere le misure della Rossa di Borgo Panigale. “La nostra moto non è la più facile all’inizio - ha spiegato Pecco – Per questo dico che Jorge Martin è impressionante: ha imparato molto velocemente, io ho avuto bisogno di più tempo per abituarmi. Per me questo è stato il primo anno in cui sono riuscito a sviluppare un ottimo feeling con la moto“.
Grazie anche al lavoro portato avanti da Gigi Dall’Igna, che ha cercato di rendere più docile la Desmosedici, per permettere ad un pilota dallo stile pulitissimo come Bagnaia di non dover fare i conti con un mezzo troppo nervoso. Cosa che, invece, a Martin sembra piacere: “Ho lavorato sodo per vincere le gare ed essere più costante, adesso sono più competitivo con le gomme usate. Martin, invece, ha fatto un gran lavoro sin da questo anno di esordio, soprattutto in considerazione del fatto che ha saltato diverse gare dopo il brutto infortunio di Portimao. Già al secondo GP ha fatto la pole ed è salito sul podio”.
L’endorsement c’è e non sarà certo Pecco a sbarrare la strada all’eventuale arrivo di Martin in ufficiale, con Bagnaia che, comunque, non è mai stato critico nei confronti dell’attuale compagno di squadra, Jack Miller. L’impressione è che in casa Ducati una decisione sia stata già presa e non è così scontato che sia quella che tutta la stampa di settore spagnola ritiene. Se è vero, infatti, che Martin merita il team ufficiale, è altrettanto vero che il trattamento che gli è riservato in Pramac è lo stesso che hanno Miller e Bagnaia, con i vertici di Borgo Panigale che potrebbero decidere di lasciare le cose come stanno così da non rischiare di mettere troppa pressione sulle spalle dello spagnolo, mantenendo comunque tutte le possibilità di agguantare il sogno di un titolo piloti con un uomo in più.