Il CryptoData RNF MotoGP Team ha presentato le moto con qualche giorno di ritardo, probabilmente per dare il giusto spazio ad ognuno degli sponsor presenti sulla moto. Sponsor che non sono pochi, specialmente a confronto con l’ultimo anno passato da Razali e soci come team satellite Yamaha. Di queste Aprilia si sapeva che le carene avrebbero ospitato CryptoData (title sponsor) e Sterilgarda, portato in dote da Max Biaggi che aiuterà il team nella gestione sportiva. C’è poi Wispr - per la verità un altro servizio di CryptoData - ed SC Project, partner tecnico che fornisce gli scarichi a tutte le Aprilia presenti in griglia. Ad innescare un generale sollevamento di sopracciglia semmai è stata la livrea, che tutta insieme è semplicemente troppo: Il verde metallizzato promesso dai camion impiegati dal team durante i test stacca prepotente rispetto all’arancione che delinea la moto e al blu acceso sulle pance della carena, a cui si aggiunge il rosso acceso di Sterilgarda ed SC. In breve, potevano fare una moto rossa e blu o una verde e arancione, ma hanno deciso di mescolare tutto insieme scatenando una pioggia di commenti negativi.
Tutto sommato però, tra una Aprilia così e una giapponese disegnata come un sogno su ruote per quest’anno conviene scegliere la prima. Una moto da corsa può essere tante cose, ma deve essere veloce. È fatta per quello, ed è una lezione che Ducati ha insegnato a tutti proponendo moto con ali davanti e scatole sul codone. Anche perché, almeno a giudicare dai test, Miguel Oliveira si è candidato a diventare la sorpresa dell’anno: in KTM hanno fatto l’impossibile per tenerlo, eppure il portoghese voleva una moto vincente ed è andato a prendersela. “È molto tecnica”, ha raccontato dopo i due giorni a Portimaõ, ma è anche estremamente rapida, probabilmente seconda solo alle Desmosedici. Se le Aprilia del Team RNF sono quantomeno destabilizzanti dal punto di vista stilistico quindi è un problema vero, almeno per tutti gli altri: con tutte le probabilità le vedremo spesso inquadrate davanti.