Efren Vazquez collauda le KTM per la Moto3, ma c’è stato un tempo in cui il pilota classe 1986 era considerato il talento più cristallino del motociclismo spagnolo. Ha esordito a 20 anni direttamente in Classe 250, salvo, poi, però, compiere quasi tutta la sua carriera in Moto3. Prima ancora, invece, era stato nel CEV e per una stagione ha anche condiviso il box con un certo Marc Marquez. Il collaudatore della KTM conosce bene, quindi, il fenomeno di Cervera, che è, di fatto, quello che l’ha messo nell’ombra quando invece la sua carriera sembrava destinata al sole più pieno. Di quella stagione ha parlato con il noto giornalista spagnolo, Manuel Pecino, ricordando come andarono le cose.
“Arrivavo davanti a Marc Marquez, ma a fine stagione tennero comunque lui e cacciarono me”. Solo una considerazione, senza alcuna volontà di ripicca e senza alcun rimpianto. Anche perchè Vazquez è il primo a riconoscere che Marquez, anche da poco più che bambino, aveva qualcosa in più di tutti gli altri. “Se qualcuno ha delle ragioni per sospettare di Marc, uno di questi potrei essere io, che ho corso con lui nella stessa squadra nel campionato spagnolo, restandogli davanti, ma sono stato cacciato e lui è rimasto – ha scherzato – E’ un pilota che ha una gran voglia di vincere e con una ambizione disumana. Il suo livello è altissimo e la forza di avere otto titoli e volerne di più e poi andare dove è andato, in squadra con suo fratello e in un garage a conduzione familiare, come si suol dire, dimostra tantissimo della sua personalità. Vincerà delle gare e staremo a vedere: in Ducati potrebbero spaventarsi subito”.
Uno spavento che, almeno nelle dichiarazioni rilasciate da Vazquez a Pecino, non è necessariamente qualcosa di negativo. Ducati, in sostanza, dovrà prendere quasi subito una decisione sul futuro, perché Marquez, sempre secondo Vazquez, potrebbe vincere prima del tempo con la Desmosedici del Team Gresini.
Talento, ostinazione e ambizione disumana, dunque, per un campione incrociato per la pria volta quando era ancora bambino, con Vazquez che, invece, era già qualcuno nella cantera del motorsport spagnolo. Adesso che invece è grande e fa il collaudatore per KTM in Moto3 già da tre anni, Vazquez ne vede un altro molto simile a Marc Marquez: Pedro Acosta. “Quando l’ho visto per la prima volta ho spinto subito tantissimo perché finisse in Ajo, uno così deve essere messo nelle migliori condizioni sin dall’inizio – ha raccontato – E’ un vincitore nato e dopo Marc Marquez non avevo più visto nessuno con la stessa ambizione e lo stesso talento”.