Che la Gresini Racing ha qualcosa di speciale l’hanno capito, ormai, anche quelli che proprio non vogliono capire. E che da quella squadra – che poi è una famiglia – nessuno è mai andato via senza portarsi dietro un gran bel ricordo è un dato di fatto. Persino Fabio Di Giannantonio, che tutto sommato avrebbe pure potuto mettere il muso, non perde occasione per ribadire il legame con la squadra di Faenza. E’ così adesso e è stato così anche in passato, quando c’era ancora Fausto. E non è un caso se Toni Elias, recentemente ospite proprio dei Gresini, ha voluto ribadire quanto e cosa ha significato sentirsi “un Gresini” negli anni passati in MotoGP, ottenendo anche una vittoria che, proprio alla luce di quanto recentemente fatto da Fabio Di Giannantonio, è diventata per Elias ancora più significativa.
“Ho un bellissimo ricordo di questa squadra, della Gresini – ha raccontato Elias - Quella vittoria all’Estoril nel 2006 in MotoGP è stata la gara più bella della mia carriera sportiva, la più bella della mia vita. Un giorno in cui m’è riuscito praticamente tutto. Dissi a me stesso che quella gara mi avrebbe aiutato ad avere un contratto per la stagione successiva, non me ne fregava niente, volevo solo vincere. Mi ha ricordato molto quello che ha fatto Fabio Di Giannantonio in Qatar. Ne ho anche parlato proprio con lui e mi ha confermato che per lui era come per me: quando lotti a lungo e poi arriva un podio o una vittoria hai soddisfazioni ancora maggiori rispetto a chi è abituato a podi e vittorie ”.
Era il 2006 e in quella gara Valentino Rossi finì per perdere il titolo mondiale, con Nicky Hayden che riuscì così a chiudere davanti a tutti in classifica generale. “Con Vale – ha raccontato ancora Elias – abbiamo parlato spesso di quella gara: all’inizio pensavo fosse arrabbiato con me. Mi dispiace che forse, per colpa mia, non abbia vinto il decimo titolo. Dopo un’intervista, Vale mi disse che non aveva problemi con me e questo mi ha reso felice. Ne ho parlato anche con Nicky Hayden, ha vinto le sue gare, ha fatto il suo dovere ma quella mia vittoria è stata un aiuto e lui lo sapeva. Mi disse 'lo so' . Me lo ha detto anche la sua famiglia e per me continuerà ad essere un bellissimo ricordo”.
Un bellissimo ricordo che finisce nel calderone dei bellissimi ricordi di chiunque sia passato per la Gresini Racing, con Toni Elias che adesso è convinto che con Marc Marquez le ambizioni sportive della famiglia di Faenza potranno essere ulteriormente ripagate. “Sono molto contento che Marc venga alla Gresini – ha concluso - sono sicuro che entrerà in una famiglia, nella quale ci si può sentire solo bene. Si ritroverà a casa e con una buona moto potrà lottare per il titolo, è fattibile. Sicuramente vincerà delle gare e poi vedremo, perché Marc Marquez è un animale. In MotoGP oggi sono tutti grandissimi piloti, ma lui è un'altra cosa: è capace di cadere, poi tornare ai box e risalire sulla seconda moto e via a vincere. Riesce sempre a dare il massimo e nonostante è da tanto che corre ha ancora una grinta incredibile. Agostini ha vinto 15 mondiali, ma all’epoca si poteva correre in più categorie, io ho sempre ammirato molto Valentino, per tanti anni è stato il mio preferito, ma vorrei che Marc Marquez superasse Valentino. Non perché lo voglia per qualche motivo in particolare, ma penso che Marc se lo meriti”.