Di definizioni per Valentino Rossi se ne sono sentite tante, ma quella scelta da Gianni Rolando, ex pilota della Classe 500 e vecchia conoscenza del motomondiale, è probabilmente la più calzante. Perché raccoglie la consapevolezza del tempo che è passato, ma anche l’affetto che Vale ha saputo guadagnarsi in tanti anni e anche ciò che ancora esprimono i suoi occhi: entusiasmo. “Valentino Rossi – ha detto Gianni Rolando in un post che poi è diventato virale sui social e che sta facendo il giro del mondo perché ripreso anche da molte testate giornalistiche straniere – è un rookie con le rughe: un rooghi”.
L’ex pilota della Classe 500 ha anche analizzato il momento del nove volte campione del mondo. “Durante le prove del Gp di Barcellona – scrive Rolando - mi sono emozionato nel vedere tutto il team di Valentino esultare di gioia nel box dopo aver conquistato la decima posizione che gli dava accesso automatico in Q2, lo stesso Valentino al rientro sembrava un rookie alla sua prima gara di motogp, aveva raggiunto l'obiettivo della Q2. Fantastico! Stiamo parlando di un pilota che ha battuto tutti i record possibili tra vittorie, pole, podi, punti ecc. Era felice come un rookie. Altri piloti molto meno blasonati di lui danno per scontato di passare in Q2 ma spesso non succede per un motivo semplicissimo, ci sono 22 piloti in un secondo e poco più, ora è più difficile mangiare la Nutella, te la devi strasudare. Quante volte Vinales è rimasto fuori? Dovizioso, Morbidelli, Marquez, Miller e tanti altri non sono passati automaticamente in Q2 ma se Valentino non passa subito, apriti cielo il bar di stupid tira giù le cerniere lampo, non quelle della tuta, no, loro non hanno mai indossato una tuta, l'unica cerniera lampo che usano in competizione è quella della bottega dei divertimenti. Io amo il motociclismo e tutti i piloti ma va riconosciuto a Rossi l'entusiasmo e la voglia di fare del rookie con le rughe. Il mondiale è ancora lungo e sono convinto che se il rooghie dovesse fare anche un quarto posto lo vedrò rientrare al box e festeggiare come se fosse una vittoria a differenza di altri che dopo un sesto posto rientrano da un funerale. Cos'è che fa la differenza? L'entusiasmo del rookie che non tutti hanno”.