Le Mans dà e Le Mans toglie: finisce di nuovo in anticipo il sogno di Valentino Rossi di poter vincere la 24 Ore di Le Mans. Nella notte, come nel 2024, un problema al motore ha messo fine alla rincorsa del team belga di cui il Dottore fa parte. E fa male questa volta, forse di più della scorsa edizione, quando era stato un errore di Ahmad Al Harthy a mettere la 46 fuorigioco. Perché dallo spegnimento dei semafori la vettura del Team WRT aveva dimostrato di avere il passo per la vittoria, prendendosi la prima posizione con l’incredibile spunto di Kelvin Van Der Linde che poi, solo dopo qualche giro in testa, ha subito qualche sorpasso.

Nessun problema però, perché una volta abituato al ritmo della gara, il tedesco ha ceduto il volante ad Al Harthy, con un ottimo passo nel suo stint, e poi proprio a Valentino Rossi che ha guidato la vettura durante il tramonto. La numero 46 sembrava inarrestabile anche nelle ore notturne, finché le immagini non hanno mostrato Kelvin Van Der Linde fermo nella ghiaia, con lo sguardo amareggiato che lasciava intuire la fine della corsa per l’equipaggio. Un guasto elettrico ha compromesso il servosterzo della BMW M4 GT3, facendo perdere il controllo della vettura al tedesco e costringendolo al ritiro. Un vero peccato, perché questa volta il Dottore e il suo team avevano davvero le carte in regola per puntare in alto, con un ritmo di gara solido e una strategia efficace che li stava portando sempre più vicini al sogno.
Quando si corre a Le Mans però non è finita finché il destino non dice che è finita: è una gara fuori dagli schemi, dove davvero tutto può succedere. Il guasto tecnico alla vettura però è uno degli scenari più tristi, perché porta tutto fuori dalle mani dei veri protagonisti: non ci si può fare niente. La BMW numero 46 è solo una delle tantissime vetture KO per questa ragione. Sembra una maledizione però quella di Valentino Rossi, perché anche la sua seconda 24 Ore di Le Mans è finita di notte, mentre lui non era in macchina, fermi nella ghiaia. E fa male, perché c’era tutto in ballo, dieci giorni di lavoro, sinergia, concentrazione, sacrifici. Allo stesso tempo, la stagione delle 24 Ore non finisce qui e tra sole due settimane, il pluricampione di MotoGP sarà impegnato a Spa Francorchamps, in un equipaggio di fuoriclasse. E l’esperienza di Le Mans potrà sicuramente dargli la giusta carica.

