Un circuito di Spa Francorchamps così tinto di rosso non si era mai visto: la doppietta ottenuta dalla Ferrari dopo sei ore di gara ricche di azione è stato forse il capitolo più bello del mondiale endurance vissuto finora. Già dai risultati della qualifica la squadra di Maranello poteva sorridere: la tripletta ottenuta vedeva Antonio Fuoco partire dalla pole position seguito da Robert Kubica e Antonio Giovinazzi, terzo dopo qualche insicurezza data dal forte incidente vissuto durante le prove libere - con l’italiano che ha perso il controllo della sua vettura in cima a Eau Rouge. Poi è arrivato il semaforo verde e le due rosse sono riuscite a tenere sempre posizioni di rilievo nonostante la minaccia Alpine, davvero veloce con Mick Schumacher, Jules Gounon e Frédéric Makowiecki, e Peugeot, la sorpresa del weekend. La numero 83 invece si è dovuta ritirare per problemi tecnici dopo la prima ora, rientrando in pista solo dopo un bel po’ di giri per raccogliere dati in vista della 24h di Le Mans e provare a raccogliere comunque punti - senza riuscire nell’impresa, con il ritiro effettivo arrivato al penultimo giro.

Durante lo stint di Alessandro Pier Guidi e Antonio Fuoco le due 499P hanno anche battagliato tra di loro, con i due italiani, rinomati per essere due teste calde e avere il piede pesantissimo, che erano in lotta per la vittoria anche se ancora lontani dalla prima posizione in pista. Infatti, se si può parlare di un dominio a livello di classifica, con le tre Ferrari che occupano proprio il podio virtuale del mondiale, a Spa Francorchamps le 499 P hanno dovuto fare i conti con un BOP un po’ più severo, che gli ha aumentato il peso e ridotto la potenza, e dei competitor davvero in forma. Prima di arrivare ad essere veramente in prima e seconda posizione, le rosse hanno dovuto lottare per tutte e sei le ore di corsa, concludendo davanti a tutti la 6h di Spa più avvincente degli ultimi cinque anni, con lotte e sorpassi al limite che ci hanno ricordato perché l’endurance è il mondiale da seguire.

In un periodo in cui si sente tanto parlare della Ferrari che non vince, non porta a casa soddisfazioni e delude ancora i Tifosi (in Formula 1), il WEC è invece la dimostrazione che una rossa che vince c’è. Anzi, più di una, perché per Alessandro Pier Guidi, James Calado e Antonio Giovinazzi questa è solo la seconda vittoria consecutiva, con la 1812km del Qatar che è stata dominata dalla vettura sorella di Miguel Molina, Nicklas Nielsen e Antonio Fuoco. Le soddisfazioni per il team di Antonello Coletta però, per la prima volta dall’inizio della stagione del 2025, non si sono fermate alla classe Hypercar: Alessio Rovera, Francois Heriau e Simon Mann sono riusciti a salire sul gradino più alto del podio anche della classe LMGT3. Dopo una gara davvero combattuta nella categoria riservata alle vetture Gran Turismo, la Ferrari 296 GT3 gestita, ovviamente, dal team AF Corse - che nel WEC sposa Vistajet come title sponsor, celebrandone i colori su entrambe le vetture - con il numero 21 si è imposta su tutto il resto della griglia, trovando l’equipaggio della 54 terza sotto la linea del traguardo - e con la possibilità di fare una doppietta anche in GT3.
Tornano quindi con le tasche quasi piene gli uomini e le donne del reparto Endurance del Cavallino, che per i più pignoli e maliziosi, a mani basse sta battendo l’ala collega della Formula 1. Forse il segreto della rossa nelle gare di durata è proprio che la squadra che vince non si cambia. Da Antonello Coletta ad Amato Ferrari, proprietario e team principal di AF Corse, che hanno unito le proprie forze ormai tanti anni fa per dare vita a una squadra sempre in sintonia, agli stessi equipaggi dei piloti, con, ad esempio, Alessandro Pier Guidi e James Calado che corrono al volante della stessa vettura da abbastanza tempo per aver già vinto tre mondiali nel WEC (con il primo arrivato nel 2017) e altrettante 24h di Le Mans. L’energia che si trova all’interno del box delle tre Hypercar Ferrari è percepibile solo guardandosi intorno: soprattutto quest’anno c’è quel qualcosa in più che fa sì che arrivare davanti agli altri sia sempre possibile. La prossima sfida delle 499 P, come delle sorelle 296 GT3, è la gara delle gare, la 24h di Le Mans: le ultime due edizioni le hanno vinte proprio i due equipaggi della Ferrari, quindi in un anno di triplette sarebbe iconico se a Maranello riuscissero a portare a casa la terza vittoria consecutiva. Contro di loro però c’è la variante del BOP: con questi risultati c’è da aspettarsi qualche reclamo da parte degli avversari.

