Che l’NFL si stia globalizzando è storia vecchia; da sempre infatti, la maggior Lega di football al mondo punta ad espandere la sua influenza anche al di fuori degli States. Londra, Francoforte e Monaco di Baviera sono state le tappe privilegiate che, in questi anni, hanno ospitato le International Series della lega, riscuotendo un enorme successo. L’Europa anche per questa stagione, sarà uno dei campi prescelti con tre match che si disputeranno a Londra e nel 2025, per la prima volta, nell’iconico Santiago Bernabeu di Madrid. Ma se è ormai pacifico che l’Europa ha accolto -e continuerà ad accogliere- benevolmente il football americano, non lo è altrettanto per il Brasile. Tra polemiche, preoccupazioni ed eccitazione varia, la settimana scorsa si è svolto uno storico match nel leggendario stadio Corinthians di San Paolo, con gli Eagles che, vittoriosi contro i Packers, hanno scritto un nuovo capitolo della loro storia.
Prima del match le preoccupazioni non sono mancate, con molti dei giocatori messi in guardia circa l’alto tasso di criminalità del luogo e a detta di alcuni, gli è stato vivamente consigliato di non lasciare gli alberghi. Molti fan si sono sentiti offesi da queste parole ben presto ritrattate dagli stessi giocatori. In fondo si sa, il Brasile, è il paese amante dello sport per eccellenza e, le strade di San Paolo, brulicavano di murales colorati in onore degli eroi dell’NFL. I due colossi si sono affrontati in uno stadio gremito che ha dato loro un’accoglienza andata oltre ogni aspettativa. Si inizia con i due inni -l’inno brasiliano e quello statunitense - con le due bandiere accostate l’un l’altra, segno forse, di una nuova alleanza sportiva. Il match è equilibrato, con ambedue le parti che con prepotenza hanno cercato di sopraffarsi ed i colpi di scena non mancano: per molti il campo non è adatto, troppo scivoloso e gli incidenti di gioco non si lasciano attendere. “I campi da calcio non sono l’ideale per il football” dichiara qualcuno “serve più sicurezza per il gioco” dice qualcun altro.
Tutto il mondo ha gli occhi puntati su quel match storico. Jason Kelce osserva da lontano i suoi Eagles e commenta a suon di tweet la partita, incoraggiando ed esaltando i suoi, ormai ex, compagni di squadra. L’intervallo distende i nervi con l’esibizione della brasiliana Anitta che porta in campo l’entusiasmo della musica tipica del posto. Il finale lascia tutti senza fiato con l’infortunio, durante gli ultimi minuti, del quarterback dei Packers Jordan Love ed il trionfo degli Eagles che si candidano a diventare gli eroi di casa Brasile.
Nella sua inesorabile espansione, l’NFL ha scommesso sul paese e tra alti e bassi lo spettacolo non è mancato. Di certo, l’impatto che questo match ha avuto in Brasile è stato notevole ed i numeri parlano chiaro: pur preferendo il calcio, i brasiliani amano il football. Che questo sia stato il primo passo verso una collaborazione duratura?