Furbo e scaltro: Max Verstappen alle partenze è il migliore di tutta la griglia, non c’è dubbio. Al venerdì era stato Oscar Piastri a guadagnare la pole position all’università delle quattro ruote, il circuito di Spa Francorchamps, ma la prima battuta del sabato è stata del quattro volte campione del mondo. Il pilota della Red Bull ha rubato la leadership della corsa nel primo giro e l’ha mantenuta fino alla bandiera a scacchi, nonostante i tentativi di sorpasso della McLaren e la configurazione della sua vettura che lo costringeva a porre ancor più attenzione ai suoi pneumatici. Max Verstappen ha vinto la gara Sprint del Belgio da fuoriclasse, ricordando a tutti del perché, effettivamente, è quattro volte campione del mondo.

E l’ha festeggiata come la vittoria di un mondiale questa prima gioia del suo secondo gran premio di casa, essendo per metà belga, proiettandosi già sul risultato che potrebbe provare a replicare durante la gara della domenica. A sorridere ed esultare anche il muretto della Red Bull: sotto la guida di Laurent Mekies, arrivato in sostituzione del licenziato Christian Horner, a Milton Keynes si torna a vincere e a farlo in grande stile, senza tentenni. Anzi, la performance dimostrata dalla squadra austriaca promette bene per il resto del weekend - che ancora deve vedere le vetture scendere in pista per la qualifica e il Gran Premio del Belgio vero e proprio. Se senza Christian Horner questo è l’andazzo della Red Bull, Helmut Marko e la direzione dell’azienda hanno preso la giusta decisione.

Come ogni gara Sprint però, i quindici giri che vengono messi a segno durante il sabato mattina sono particolarmente indicativi per il primo stint della domenica. E la McLaren, nonostante abbia dovuto accettare la sconfitta nei confronti di Verstappen, in realtà guadagnava sempre più vantaggio per superare l’olandese. Oscar Piastri, secondo sotto la bandiera a scacchi seguito dal compagno di squadra Lando Norris, è transitato sulla linea del traguardo praticamente appiccicato al posteriore del quattro volte campione del mondo, a dimostrazione di un passo identico - se non superiore, considerando anche il grande vantaggio della McLaren nella gestione delle gomme. Le qualifiche di oggi saranno quindi importanti, ma il team di Andrea Stella sa già il suo potenziale della domenica.
Un buon potenziale è stato dimostrato anche da Charles Leclerc, quarto sotto la bandiera a scacchi ma in battaglia con Lando Norris durante i primi giri della Sprint belga. L’ottimo spunto del monegasco gli ha permesso di provare a conquistare la medaglia di bronzo della gara corta della Formula 1, ma il passo sul lungo termine non è riuscito a stare dietro a quello delle vetture di fronte: “C’è ancora tanto lavoro da fare, facciamo ancora fatica giro dopo giro” ha spiegato Leclerc ai microfoni di Sky Sport F1. E sugli obiettivi il monegasco però non è soddisfatto: “Imparare continuiamo a imparare, ma io voglio vincere”. Si spera che anche il suo compagno di squadra, Lewis Hamilton, sia riuscito ad imparare qualcosa dalla prima parte di questo weekend: dopo un errore disastroso al venerdì, il sette volte campione del mondo è scattato dalle retrovie e non è riuscito ad avanzare nemmeno fino alla zona punti. Tutto è da rifare quindi per il resto del fine settimana. E a Spa si sà, tutto può succedere.

