Una strana coincidenza che non è passata inosservata quella che ieri ha spinto la scuderia Red Bull a prendere posizione contro il razzismo e, allo stesso tempo, a non farlo.
Com'è possibile? Molto semplice: mentre il mondo del motorsport veniva scosso dalle affermazioni razziste usate dal tre volte campione del mondo Nelson Piquet per descrivere Lewis Hamilton, grande avversario nella scorsa stagione di Max Verstappen, compagno della figlia della stesso Piquet, Red Bull ha preferito scegliere la via del silenzio e, contrariamente a quanto fatto da molti team di Formula 1, da piloti e dalla stessa FIA, non prendere le distanze dalle parole del brasiliano.
Che in questa scelta conti o meno la posizione personale del pilota di punta della Red Bull Max Verstappen, compagno di Kelly Piquet, o che quella della scuderia austriaca sia stata una decisione presa in modo autonomo, poco importa perché il comunicato pubblicato dalla Red Bull proprio ieri fa pensare che il team abbia provato a nascondere una mancanza con un altro gesto.
Da alcune settimane infatti si discute del possibile licenziamento del giovane pilota Juri Vips, da anni membro del Red Bull Junior Team e impegnato nel 2022 nel campionato di Formula 2. Il pilota è stato infatti ripreso mentre, giocando online su Twitch, si lasciava andare a un epiteto razzista che il web non gli ha perdonato. Dopo la polemica social la Red Bull ha deciso infatti di sospenderlo e aprire un'indagine contro di lui: indagine che, stranamente, si è conclusa proprio ieri con l'annuncio del licenziamento i Vips.
Stride, alle orecchie dei fans, il pensiero che i due fatti - entrambi legati al razzismo e all'uso di parole denigratorie - vengano a galla lo stesso giorno e che Red Bull scelga proprio una giornata così particolare per scaricare il pilota ventenne. E se è vero che la squadra non è venuta in alcun modo a rispondere delle affermazioni di Piquet (come invece deve fare per Vips), è altrettanto vero che proprio il team di Max Verstappen ha scelto, in mezzo alla solidarietà di tutti gli altri, di tacere. Ed è così che il licenziamento di Vips appare agli appassionati come un tentativo, proprio nel giorno del grande scandalo, di lavarsi la coscienza.