Dal paddock della Superbike la notizia è ufficiale: Ducati ha lasciato a casa Chaz Davies per far posto a Michael Ruben Rinaldi, in arrivo dal Team privato Go Eleven dopo una stagione da protagonista. I tifosi sono già divisi tra chi è convinto che il pilota romagnolo possa fare un salto in avanti nel Team Aruba e chi già rimpiange il gallese, in sella alle sportive di Borgo Panigale dal 2014. In un anno quindi, Ducati ha rinunciato ai piloti con maggior esperienza sia in Superbike che in MotoGP.
Ne abbiamo parlato al telefono con Giovanni di Pillo, voce storica della Superbike degli anni d’oro nonché commentatore del Gran Premio d'Italia al Mugello.
Chaz Davies è stato scaricato dalla Ducati e ha scritto un Tweet in cui chiedeva il numero del Dovi per innaffiare il suo campo da motocross il prossimo anno. Pensi che in Ducati abbiano fatto bene a mandarlo via?
Era ora che lo lasciassero a casa. Non ha mai fatto nulla e, nonostante sia sempre stato presentato come il cavallo di battaglia dello squadrone Ducati, non ha mai vinto un mondiale contro Jonathan Rea. Addirittura le ha prese anche in casa quando è stato affiancato da dei rookies -vedi Bautista l'anno scorso, o anche Redding quest'anno- tutti personaggi che gli hanno messo i piedi in testa. Ricordiamoci poi che di V4, se non ci fosse stato Bautista, non ne avrebbero venduta una! Perché senza di lui, se ci pensi, le moto non avrebbero mai convinto gli appassionati. Secondo me sono stati dei pazzi a tagliarlo fuori, meritava lo stipendio solo per avergli messo sul mercato la moto, che per altro è stata una mossa azzardatissima: tradisce un po’ i veri Ducatisti che vogliono il bicilindrico. Invece con tutte quelle vittorie mentre gli altri piloti tra cui Davies in arrivavano nelle retrovie, ha fatto capire alla gente che la V4 una moto valida.
Invece Dovizioso? Pensi che le cose siano andate nel modo giusto?
No, la verità è che Dovizioso è stato per tre anni vice campione del mondo, ha corso gare in cui è stato l’unico in grado di eclissare un fuoriclasse come Marquez ed andava preservato. Certo, poi bisogna guardare anche alla realtà: lui sta davvero antipatico a Dall’Igna, il quale tra l’altro non è mai riuscito a dargli la moto che chiedeva, così per entrambi non ci poteva essere altra soluzione. La Ducati è magica per buttare nel cesso i talenti… Lorenzo, Bautista, e tanti altri. Anche con Stoner andò così. E nel frattempo teneva piloti come Davies, uno che non ha mai fatto nulla di speciale.
Forse in Ducati si pensa anche molto all'immagine del pilota, la sensazione è che si cerchi una specie di “maschio alfa” per guidare le moto di Borgo Panigale.
Quindi la risposta è Miller? Dai, non ci credo. Oltretutto anche Pecco Bagnaia è ancora immaturo, questi piloti sono troppo giovani per lottare davvero con Marquez. Mir, Quartararo, e anche Pecco appunto. In Ducati avrebbero dovuto tenersi Dovizioso come garanzia ed affiancarlo ad un pilota giovane come Bagnaia.
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