Un Oscar Piastri magistrale quello visto a Baku dove, al termine di una domenica in difesa su Charles Leclerc, la McLaren è diventata leader del mondiale costruttori con 476 punti totali, ben 20 in più della Red Bull che chiude il fine settimana con un'altra gara da dimenticare. Uno zero per Sergio Perez sul finale, finito nelle barriere a causa di un incidente all'ultimo giro con Carlos Sainz mentre i due battagliavano per il terzo gradino del podio, e un altro weekend anonimo dopo Monza per Max Verstappen, quinto alla bandiera a scacchi. "Questo è stato il pomeriggio più stressante della mia vita" ha detto Piastri via radio festeggiando la sua seconda vittoria in carriera dopo il successo in Ungheria, ma l'australiano ha sempre mantenuto l'ormai celebre calma nel gestire tutto il Gran Premio, senza mai commettere errori seppur pressato alle spalle da Charles Leclerc, pronto all'attacco con la sua Ferrari a meno di un secondo di distanza per la maggior parte della gara.
"E' stata una gran fatica ma sicuramente una delle migliori gare della mia vita" ha detto Piastri al termine della gara, ringraziando la McLaren per la crescita di quest'ultimo anno e per averlo aiutato a migliorare in fretta: "Considerando da dove eravamo partiti quando io sono arrivato nella squadra, eravamo letteralmente gli ultimi della griglia, e ora siamo leader del mondiale, devo ringraziare il team perché è stato davvero fantastico. Hanno migliorato la macchina ma hanno anche aiutato me a migliorare come pilota, pochi mesi fa questo sarebbe stato impossibile".
Giornata dolce amara invece per Ferrari che chiude al secondo posto con il pole man Charles Leclerc e con uno zero per Carlos Sainz, finito a muro nell'incidente con Sergio Perez al termine della gara mentre i due si giocavano la terza posizione. Un Leclerc visibilmente deluso per la mancata vittoria dopo quattro pole position consecutive a Baku tradotte in zero vittorie in questi anni. "Alla fine eravamo completamente senza gomme" ha ammesso il pilota monegasco che non ha potuto fare altro che difendersi dagli attacchi di Perez negli ultimi quattro giri del GP quando all'improvviso le sue posteriori sono risultate finite.