Ora è chiaro che il famoso “Salto del Mountain” di Cadwell Park, qualche mese fa, durante un giro d’onore, fosse un punto di partenza per Toprak Razgatlioglu. Una prova generale, una presa di coscienza. Il pilota turco era stato invitato assieme ad Andrea Locatelli sullo storico tracciato inglese, durante una tappa del British Superbike. I due compagni di squadra del Team Pata Yamaha avevano deliziato gli spettatori anglosassoni con qualche giro d’onore in sella alle proprie R1. Toprak, in particolare, non si era lasciato sfuggire l’occasione per farsi immortalare con entrambe le ruote sollevate da terra all’uscita della curva Mountain, come da tradizione. E Razgatlioglu, nel venerdì di Portimao della SBK, non ha tradito le aspettative di coloro che desideravano un “bis” in salsa portoghese. Perché la pista immersa tra i colli dell’Algarve, con i suoi dislivelli ispirati ai tracciati di motocross, si presta piuttosto bene a salti e prove fantasiose. In MotoGP, la scorsa primavera, solo Miller aveva eseguito un balzo degno di nota. Toprak, tuttavia, ne ha subito annacquato il ricordo.
“Abbiamo controllato i dati, ho volato per 21 metri” – le parole del turco riportate dai colleghi di GPone al termine delle prove libere. “Come influisce sul giro? Non lo so, abbiamo soltanto controllato quanto è stato lungo il volo. Non sembrano 21 metri, ma lo sono. A fine turno sono andato un po' più largo in uscita di curva 9 rispetto alla normale traiettoria per uscire con più velocità. Giusto per divertimento. Mi sono allenato a Cadwell Park prima di farlo qui a Portimao. A volte guardo i video di Jhonny (Rea) a Cadwell Park, è forte”, ha chiosato Razgatlioglu, talmente soddisfatto dal salto da disinteressarsi, apparentemente, di tempi e attività agonistica. Anche perché la classifica dei primi tre turni di libere lo lascia più che tranquillo. Toprak ha dominato la seconda e la terza sessione, lasciando gli avversari a più di mezzo secondo e fermando il cronometro su tempi non distanti da quelli della MotoGP. “Non sono il suo manager, ma penso che potrebbe essere competitivo in MotoGP. La domanda è se lo vuole fare e se si presenta la giusta opportunità” – ha dichiarato Cal Crutchlow in merito ad un possibile approdo di Razgatlioglu in MotoGP nel 2024. Il collaudatore Yamaha ad Aragon, lo scorso giugno, aveva provato la M1 insieme al turco, che aveva subito mostrato grande velocità di apprendimento. Proprio Crutchlow, uno dei pochi piloti dell’era moderna passato dalla SBK alla MotoGP, potrebbe essere una risorsa fondamentale per Toprak qualora il turco, in futuro, decidesse di compiere un altro grande salto. Ora, però, il campione in carica della Superbike ha altro a cui pensare. Il Razgatlioglu del venerdì di Portimao, veloce e rilassato, ha tutte le carte in regola per riaprire il discorso titolo e regalare agli appassionati un finale da capogiro. Toprak, a tre gare dal termine, deve tentare di ricucire un gap di 59 punti da Alvaro Bautista, leader del mondiale SBK.