Nel weekend di Baku abbiamo ritrovato un Max Verstappen da tempo assente nel paddock: quello dal carattere forte, senza peli sulla lingua e facilmente incendiabile, pronto al confronto diretto con gli avversari in griglia. Il Mad Max dei suoi primi giorni in Formula 1 - quello sempre pronto a scontrarsi, dentro e fuori la pista, arrivato a minacciare i giornalisti in conferenza stampa perché stanco delle continue domande sui suoi incidenti - si era infatti da tempo calmato, soprattutto dopo la vittoria del suo primo titolo in un 2021 molto discusso e la grande supremazia della Red Bull nel 2022 e in questo inizio di 2023.
Come se il comando della classifica e la consapevolezza di avere il numero uno, il simbolo dei campioni, ben in vista sulla sua monoposot, avesse donato al giovane Verstappen una maturità nuova, frutto anche degli ormai otto anni passati nel paddock della massima serie. Già perché quando si pensa all'olandese d'oro di questa generazione di Formula 1 si pensa sempre a un giovane talento ma avendo fatto il suo ingresso tra i grandi del paddock a soli 17 anni, Max ha oggi molta più esperienza dei suoi coetanei.
Il Mad Max dei primi giorni in Red Bull non sembra però essersi del tutto perso dopo il successo di queste ultime due stagioni e Baku ne è stata la prova: è bastato un contatto al via con George Russell nella sprint race del sabato a incendiare l'animo dell'olandese che, sceso dalla sua monoposto dopo la fine della gara breve, è andato direttamente dal pilota inglese della Mercedes per cercare un confronto. "Pensavo venisse a stringermi la mano" ha ammesso Russell più tardi, davanti alle telecamere, dove ha spiegato la sua incredulità nel trovare al contrario un Verstappen molto aggressivo. Max non le ha mandate a dire e, chiedendo spiegazioni su quanto successo al via, ha concluso la conversazione con un duro: "La prossima volta aspettati lo stesso, testa di c**o".
La reazione di Verstappen ha diviso il pubblico, come spesso succede quando si tratta dell'olandese, tra chi ha apprezzato un approccio rock n roll e un po' vecchia scuola e chi invece ha criticato il campione del mondo per l'eccesso di foga. Secondo il giornalista Erik van Haren della testata olandese De Telegraaf l'odio del pubblico nei confronti di Max ha raggiunto picchi mai visti in passato nel motorsport e questo sentimento contro il pilota viene continuamente accentuato dal circus stesso, che mette volutamente in evidenza questi comportamenti di Verstappen al fine di scatenare ancora più astio contro di lui e capitalizzare l'indignazione del pubblico.
Il giornalista del De Telegraaf dopo il weekend di Baku ha analizzato i numeri, le visite e le visualizzazioni dei contenuti postati sui social dai canali ufficiali della Formula 1 e ha tratto le sue conclusioni: "I numeri dei video sui canali dei social media ufficiali della classe regina sono saliti alle stelle sabato. Solo su Instagram, cinque diversi post sono stati dedicati all'incidente tra Russell e Verstappen. Cinque video! Tutto fantastico, ma se provate a dare un'occhiata alle reazioni sotto quei video, vedrete anche un'enorme campagna di odio verso Verstappen".
Liberty Media dovrebbe quindi secondo la testata olandese cercare di, quanto meno, moderare i commenti e sensibilizzare il pubblico - in particolare quello più giovane appena arrivato tra gli appassionati di Formula 1 - a una tifoseria più sana, anche limitando contenuti che potrebbero solo scatenare critiche feroci, minacce e insulti.