Per commentare la notizia della cancellazione dei test di Sepang a causa del picco di contagi che sta interessando la Malesia, l’agenzia di stampa malese Bernama ha contattato Razlan Razali. Il capo di Petronas SRT, nonostante la beffa di non poter presentare la sua squadra proprio sul circuito di casa, ha ostentato sicurezza e immutato entusiasmo: è stata una decisione necessaria e nessuno ne fa un dramma, anche se il tutto s’è dovuto tradurre con una revisione di programmi già strutturati sia per quanto riguarda l’aspetto strettamente sportivo, sia per quanto riguarda le scelte di marketing.
“Non vediamo l'ora di vedere le moto in azione nei test ufficiali – ha spiegato Razali all’agenzia di stampa malese – Sentire i motori prima dell'inizio della stagione. Tuttavia, con il recente picco di Covid-19, la sicurezza e il benessere delle persone coinvolte rimangono la nostra massima priorità e non possiamo permetterci di rischiare la salute degli altri”. Razali ha poi spiegato di essere stato informato anche del fatto che non ci saranno test in Europa a febbraio, come invece si era pensato in un primo momento, e che la MotoGP non sarà quindi in pista prima di marzo, con i test del Qatar già in calendario. “Il test in Qatar del 10-12 marzo – ha aggiunto Razali - sarà più che sufficiente per il nostro team per migliorare le nostre moto, specialmente sull'aerodinamica, inclusa la riduzione del peso della M1 prima della gara vera e propria".
Una frase, questa, che sembra di circostanza, ma che non è passata inosservata a molti tifosi di Valentino Rossi, di Franco Morbidelli e della Yamaha più in generale. E’ noto, infatti, che i costruttori non potranno effettuare grosse modifiche alle moto e che i motori sono, di fatto, congelati nello sviluppo e limitati nel numero. E’ noto anche che la Yamaha M1, però, nell’ultima parte della scorsa stagione ha sofferto rispetto alle concorrenti, soprattutto in termini di velocità di punta e che, quindi, sarà necessario correre ai ripari per cambiare il più possibile compatibilmente a quanto disposto dal regolamento. E’ in questa chiave che la frase di Razlan Razali sta facendo sognare i tifosi di Valentino Rossi e di Franco Morbidelli (ma più in generale delle Yamaha), visto che parla esplicitamente di importanti cambiamenti in relazione al peso e all’aerodinamica.
Affermazioni che confermano le tante indiscrezioni trapelate nelle scorse settimane su una presunta dieta dimagrante a cui sarebbe stata sottoposta la Yamaha M1, con una riduzione significativa del peso e l’introduzione di appendici aerodinamiche più performanti. Novità che non necessariamente riguarderanno tutte le Yamaha in pista, visto che in questo senso c’è piena autonomia per i singoli team. Certo, è più facile ipotizzare che se le novità saranno così drastiche riguarderanno tutti i piloti del marchio, quindi anche le moto di Vinales e Quartararo, ma non è così scontato, come sembrerebbe aver lasciato intendere proprio Razlan Razali.