La guerra tra Arabia Saudita e Yemen continua e, dopo aver prodotto il lancio di missili nel weekend della Formula 1 a Jeddah, nel 2022, torna a colpire il mondo del motorsport. Nello specifico, la 24 Ore di Dubai è stata spostata dal 13 e 14 gennaio a due settimane più tardi, in quanto i ribelli Houthi hanno causato alcuni rallentamenti nel Canale di Suez. Se la Dakar continua a procedere senza intoppi (oggi si corre la quarta tappa) la situazione ha impattato in maniera piuttosto decisa sul tradizionale appuntamento con l’endurance, che gli organizzatori hanno tentato di salvare trovando una rotta alternativa per i mezzi che affronteranno la corsa. Alcuni team hanno però deciso di schierare una sola vettura, altri non prenderanno proprio parte alla manifestazione. È il caso, tra gli altri, del Team WRT in cui corre Valentino Rossi, che assieme a Maxime Martin, Tim Whale e Max Hesse lo scorso anno era salito sul terzo gradino del podio. "A causa del rinvio della data dell’evento”, si legge sulle pagine social della squadra, “Il Team WRT ha ritirato le sue due BMW M4 GT3 dalla gara negli Emirati Arabi Uniti. Non essendoci ritardi nell'equipaggiamento e nel rientro delle vetture da Dubai, il team belga può onorare il suo piano di preparazione originale per il resto della stagione 2024”.
Ad ogni modo Valentino si consolerà con la 100 Km del Campioni a Tavullia prevista proprio per il 13 e 14 gennaio prossimi, dove correrà tra i quaranta piloti invitati al Ranch, mentre per la stagione 2024 ha in programma un altro salto in avanti nella sua carriera da pilota automobilistico con la partecipazione al FIA WEC, il campionato mondiale endurance.