"Salire sulla Ducati ufficiale, diventare pilota del team factory, è da sempre il sogno della mia vita" - Francesco bagnaia l'aveva detto qualche giorno fa. Quando, probabilmente, già sapeva che quel sogno era ad un passo dal trasformarsi in realtà. Un passo che, però, il piemontese trapiantato a Tavullia ha dovuto cmpiere zoppicando, con l'ausilio di una stampella, perchè nel frattempo l'infortunio rimediato a Brno lo aveva costretto a sottoporsi ad un intervento chirurgico e a saltare il doppio appuntamento in terra austriaca, sul circuito del Red Bull Ring. E tutto, inevitabilmente, aveva rischiato di saltare, con Ducati che (forse più come operazione mediatica che come effettivo scenario) aveva fatto sapere di un ballottaggio tra Joahnn Zarco e il pilota di Ducati Pramac, da "giocarsi" a Misano e Barcellona, per decidere chi dei due avrebbe affiancato Jack Miller nella prossima stagione. Come è andata è noto: Bagnaia ha letteralmente umiliato la concorrenza francese e, oggi, è arrivata l'ufficialità di una notizia che, comunque, era già nota, come vi avevamo anticipato anche ieri.
Nel team ufficiale della Rossa di Borgo Panigale ci saranno, appunto, Jack Miller e Pecco Bagnaia, mentre nel team satellite di Pramac arriverà Joahnn Zarco a dividere il box con l'esordiente Jorge Martin. Discorsi ancora aperti, invece, per quanto riguarda il team Avintia, dove sicuramente arriverà Enea Bastianini e dove, se Tito Rabat dovesse accettare la proposta fatta da Ducati di un passaggio in Superbike, dovrebbe arrivare Luca Marini. Tutte cose già note.
Ma i tempi della comuncazione, è noto, devono essere rispettati. E Pecco Bagnaia, probabilmente, ha dovuto fare una gran fatica a fingere di non sapere con esattezza cosa ne sarebbe stato del suo futuro. E anche contenere l'emozione quando ha realizzato che il suo sogno stava per diventare realtà. Fino a quanto, questa mattina, l'atteso comunicato stampa da Borgo Panigale è arrivato, con Bagnaia che ha affidato ai social i suoi pensieri: "Ho scelto di essere un pilota Ducati ancora prima di essere Campione del Mondo Moto2 nel 2018 e loro hanno scelto me ancora prima di sapere che un giorno lo sarei diventato - ha scritto Pecco nel suo profilo Instagram - Questa è stata la nostra scommessa, perché fino a quel momento ero sempre stato un pilota veloce, ma non avevo niente di concreto in tasca: Ducati ha deciso di crederci ancora prima di tutti gli altri. Non sapevamo come sarebbe andata, ma ad oggi, se dovessi tornare indietro, rifarei esattamente tutto da capo.
Il mio debutto in MotoGP è stato complicato, ma in Ducati non mi hanno mai messo in discussione: mi hanno dato tutto l’appoggio e la fiducia che servono ad un rookie e mi hanno lasciato fare esperienza nel 2019. Io li ho ascoltati, mi sono fidato di loro, insieme abbiamo imparato a conoscerci e a capirci, e adesso formiamo una grandissima squadra. Mi hanno insegnato un metodo di lavoro che ci ha permesso di toglierci delle belle soddisfazioni e penso che sia solo l’inizio. Oggi sono la persona più felice del mondo, per me è un sogno che si avvera: essere un pilota ufficiale Ducati è sempre stata la mia ambizione e ci sono riuscito insieme a tutti coloro che hanno sempre creduto in me anche quando le cose non andavano nel migliore dei modi. Un grazie speciale a Claudio Domenicali, Gigi Dall’Igna, Paolo Ciabatti e Davide Tardozzi per la fiducia, al Pramac Racing Team che mi ha accolto come una famiglia e alla VR46 Riders Academy che mi ha sempre sostenuto in tutti questi anni".