Qualche anno fa, dopo una violenta caduta con il supermotard, Max Biaggi aveva giurato di non correre più. Niente moto, manco per scherzo. Basta parafrasare Zlatan Ibrahimovic e il suo ghetto però per capire perché Biaggi non ci sarebbe mai riuscito. Nel suo caso, puoi togliere un pilota dalla pista, ma non la pista dal pilota. Ed è così che, cinque anni dopo la promessa dello stop, il Corsaro si ritrova a capo di un team nella Moto3, ambassador Aprilia e detentore di record assoluti con Voxan. Lui, evidentemente, fa tutto perché gli piace: la velocità, il circuito, l’ambiente delle gare. Tanto che con Aprilia non si limita a sorridere agli eventi e a salutare alle parate, Max gira ancora in pista per migliorare le moto di Noale e mantenersi fresco e veloce.
È così che il sei volte iridato si è presentato al MotorLand di Aragón per due giorni di test con la sua Aprilia RSV4 Factory. E subito, dalla prima giornata, ha stampato riferimenti clamorosi sul cronometro. Biaggi se n’è andato a casa con un 1:54.412 a 50 anni spaccati. Il che, per darvi un riferimento, significa girare a due secondi dal giro più veloce in gara (1:52.206) fatto registrare lo scorso anno da Raul Fernandez con la Moto2. Un bell’andare, anzi qualcosa in più considerando che in pista, quel giorno, c’erano anche i piloti della Moto2. E che Max, con la sua Aprilia e le sue 50 primavere sulle spalle, è anche riuscito a mettere dietro.