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La Mercedes a caccia del secondo posto per beffare la Ferrari. E Binotto rischia davvero: chi è il possibile sostituto

  • di Andrea Gussoni Andrea Gussoni

15 novembre 2022

La Mercedes a caccia del secondo posto per beffare la Ferrari. E Binotto rischia davvero: chi è il possibile sostituto
L'ultima gara del 2022 potrebbe essere decisiva anche per il futuro del team principal di Maranello, che è ad un passo dall'addio

di Andrea Gussoni Andrea Gussoni

L'ultimo Gran Premio dell'anno sarà decisivo per la Ferrari. Non stiamo parlando solo della corsa al secondo posto tra i piloti che vede Charles Leclerc e Sergio Perez appaiati, dopo quanto successo in Brasile, con Carlos Sainz ma soprattutto Max Verstappen che non hanno fatto regali ai loro compagni.

La lotta più importante per il futuro, anche a livello di premi, budget e ore in galleria del vento, è quella che riguarda il mondiale costruttori, con la Ferrari che può vantare ancora 19 punti di margine sulla Mercedes ma alla luce degli ultimi risultati trema per davvero. E sarebbe una beffa subire il sorpasso così, dopo una stagione vissuta sempre davanti alle frecce d'argento.

Tante vale fare due conti a questo punto: il caso di un'altra doppietta di Hamilton e Russell, magari anche l’aggiunta del giro veloce, a Leclerc e Saniz basterebbe comunque chiudere la gara in terza e quinta posizione. Con un primo e terzo posto finale delle Mercedes, ai ferraristi sarebbe sufficiente un quarto e quinto posto.

Mattia Binotto
Mattia Binotto

Il secondo posto mondiale potrebbe salvare almeno in parte la stagione della Ferrari ma forse non basterebbe a Mattia Binotto per conservare il posto. Le voci di un avvicendamento si fanno sempre più insistenti, tanto che il nome del successore in pole position è già stato fatto sia da Sky che dalla Gazzetta dello Sport.

Si tratterebbe di Frederic Vasseur, 54 anni, ingegnere francese a capo della Sauber Alfa Romeo che era stato sondato già la scorsa estate dal presidente ferrarista John Elkann perché i vertici di Maranello stavano valutando un’alternativa a Binotto, opzione che poi non si era concretizzata. Le alternative sono Antonello Coletta, definito da Leo Turrini come "l'uomo che gestisce i successi della Ferrari nel settore GT“, ma anche Massimo Rivola, ex direttore sportivo della Ferrari tornato in auge via social.

Quello che appare ormai quasi certo comunque è che l'era Binotto sia finita, per la gioia di Charles Leclerc che quest'anno ha pagato a caro prezzo gli errori di strategia e in Brasile in qualifica, dopo essere rimasto calmo per tutto l'anno, ha sfogato tutta la sua rabbia. Impossibile andare avanti così. Anche se la Ferrari per ora ha smentito, con un tweet: "In relazione alle speculazioni apparse su alcuni organi di stampa relative alla posizione del Team Principal della Scuderia, Mattia Binotto, Ferrari comunica che si tratta di voci totalmente prive di fondamento".

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