La decisione di invertire i principali appuntamenti della MotoGP in Australia è arrivata piuttosto in fretta in una conferenza stampa straordinaria nel venerdì di libere. La gara della domenica si correrà quindi al sabato (alle 6:00 italiane) mentre la “Tissot Sprint” sarà la domenica alle 5:00, con le altre classi e gli altri turni che dovrebbero - meteo permettendo - mantenere gli stessi orari di un normale weekend. “È stata una decisione accettata da tutti”, ha puntualizzato Carlos Ezpeleta, Chief Sporting Officer di Dorna, in una conferenza stampa straordinaria. “Il nuovo format ci ha permesso di fare questo cambio e considerando gli orari per il pubblico europeo e statunitense abbiamo cercato di dare l’annuncio il prima possibile. I team della MotoGP erano già preparati all’idea di correre il sabato e vogliamo salvaguardare l’eveneto più importante del weekend”, ha continuato poi.
Loris Capirossi è poi sceso nel dettaglio: “Il problema non è la pioggia, ma il vento. I piloti si lamentano di questo e nel 2019 avevamo avuto raffiche fino a 50 Km/h, mentre quest’anno secondo le nostre previsioni meteo potremmo raggiungere anche i 30 nodi”. Il che significa quasi sessanta chilometri orari.
Spostare la gara della MotoGP probabilmente è stata la decisione più giusta: muovere tutte e tre le categorie sarebbe stato impossibile e posticipare di un giorno le gare anche, specialmente considerando che la prossima settimana si correrà in Tailandia e i giorni di trasferimento sono fondamentali per la logistica. A colpire, ma non è una novità, è l’organizzazione del calendario: in Australia ad ottobre fa freddo, è sempre stato così. E organizzare tre weekend consecutivi in queste condizioni - con alcune casse arrivate in ritardo dall’Indonesia - è sempre un rischio. Ezpeleta però ha parlato chiaro anche su questo, spiegando che il calendario 2024 è già stato presentato (con due appuntamenti in più) e che la MotoGP arriverà a Phillip Island nella stessa settimana di quest’anno. Le corse si fanno all’aperto e a volte c’è poco che si possa fare per prevedere situazioni come questa, ma come ogni anno le trasferte asiatiche finiscono per diventare delle scommesse.