A Jorge Lorenzo proprio non è andata giù l'esultanza in stile Luca Toni di Pecco Bagnaia dopo la vittoria a Mandalika. Il cinque volte campione del mondo, che nel corso della sua carriera ha festeggiato nelle maniere più fantasiose e variopinte, ora ricopre il ruolo di opinionista per Dazn Spagna e, subito dopo il Gran Premio dell'Indonesia, dagli studi dell'emittente televisiva iberica aveva domanadato direttamente a Pecco: "Quel gesto che hai fatto dopo la vittoria di toccarti l’orecchio come per farti ascoltare, cosa volevi dimostrare con quello?". Era stata pronta e cordiale la risposta di Bagnaia: "Ne ho fatti due di gesti all'orecchio. Uno per i fan che urlavano perché potevo sentirli fin dentro al casco, ed è stato impressionante. L'altro perché a volte si parla troppo ed è meglio lasciare che le cose succedano e parlare dopo”.
Una volta conclusa l'intervista al leader del Mondiale, però, Jorge Lorenzo aveva preso la parola, producendosi in una netta critica all'esultanza di Pecco Bagnaia e allegandone motivazioni di psicologia sportiva: "Questi gesti non stanno andando bene. Non far arrabbiare la bestia (Jorge Martín, ndr), non è finita. Mantieni calmo il tuo nemico, non farlo incazzare. A Pecco farebbe bene mantenere un profilo basso ed è stato un po' fortunato che Martín abbia commesso questo errore. Mantieni un profilo basso e non far arrabbiare il tuo rivale perché Jorge arriverà con più forza. Bagnaia non ha vinto la gara, Martín l’ha persa". Resta da vedere, a questo punto, come Jorge Martin reagirà in Australia dopo l'errore di Mandalika. Il madrileno si trova ora a diciotto lunghezze di distanza dalla leadership di Bagnaia ed entrambi, questo weekend, vorranno sfruttare la tappa di Phillip Island a proprio favore.
Sempre Jorge Lorenzo, in una bella intervista realizzata da Paolo Ianieri sulle pagine dell'odierna Gazzetta dello Sport, ha analizzato debolezze e punti di forza dei contendenti al titolo, dichiarando la sua preferenza: "Grosso errore quello di Martin in Indonesia, aveva la vittoria in tasca. Non credo che Bagnaia sarebbe riuscito a batterlo. Ma le gare devi finirle. Martin ha avuto troppa fiducia, e questo lo ha fregato. Bagnaia, a parte qualche errore come quello in India, è più freddo nei momenti chiave, ed è molto bravo a gestire il distacco, fa sempre il minimo sufficiente per vincere senza correre troppi rischi. Anche se domenica nelle ultime due curve lo ha fatto: ci fosse stato Marquez anziché Viñales, avrebbe di sicuro tentato l’attacco. Per Martin è una lezione da imparare. Da spagnolo tifo lui, non sono ipocrita. Siamo amici, Jorge è stato a casa mia, in passato ho provato a dargli consigli. Il cuore dice Martin. Però... diciamo 50/50 con Pecco".