Dicono che di piloti come Casey Stoner ne nasca uno ogni dieci anni. Per Pedro Acosta abbiamo atteso quasi il doppio, tuttavia sembra che la pazienza abbia dato i suoi frutti. Secondo Jorge Lorenzo, uno che con Stoner ci ha corso davvero e che le corse continua a guardarle, siamo davanti a un vero erede di quel genio sregolato che si portava a casa il libro di fisica per riscriverne le regole. A Jorge è capitato sotto gli occhi un video sui social pubblicato dal Tiburòn sulla RC16 del Team GasGas e ci ha rivisto, in un attimo, il fuoriclasse australiano: la maniera intuitiva di guidare la moto e la posizione del corpo, secondo il 5 volte campione del mondo, sono drammaticamente simili, rendendo la guida addirittura impressionante. Lorenzo segue Acosta dalla Moto3 e lo conosce meglio di molti altri, perché è stato Albert Valera (ex manager del maiorchino) a prendere in custodia il nuovo fenomeno di questa MotoGP.
Uno che alla fine dei test di Sepang ha chiuso al 9° posto, decisamente meglio di Jack Miller e Augusto Fernández, e che ha vinto due titoli mondiali prima di compiere vent’anni. Dopo Valentino Rossi, Casey Stoner e Marc Marquez, l’era moderna del motociclismo sembra aver trovato un nuovo fuoriclasse, uno di quegli uomini in grado di superare l’idea di campione per entrare in quell’Olimpo in cui abitano i più grandi dello sport.
Da parte sua Acosta sembra esserne abbastanza conscio, nonché per nulla infastidito: la pressione non sembra distrarlo e il resto della griglia pare aver già messo in conto la sua presenza nella parte alta della classifica, così come i compagni di marca sanno che tutto diventerà più difficile.