Le monoposto più pesanti, il dubbio sull'effetto suolo, il fenomeno inatteso del porpoising e le scelte radicalmente opposte di top team che rischiano tutto, sperando di portare in pista il piano vincente per emergere in quella che già viene descritta come "la stagione della rivoluzione". La Formula 1 scalda i motori a pochi giorni dall'inizio del campionato, domenica 20 marzo in Bahrain, con poche certezze, parecchi dubbi e tantissima attesa, mentre gli appassionati si chiedono se quella del 2022 sarà davvero una "rivoluzione" per la classe regina del motorsport, o se le forze in campo saranno quelle di sempre.
Per prepararci al via della nuova stagione abbiamo chiesto a Matteo Bobbi, voce del commento tecnico per Sky Sport F1, di salire in cattedra e spiegarci i cambiamenti della Formula 1 "for dummies": uno spiegone sulle novità, i problemi, le aspettative e i dubbi, della nuovo mondiale.
Matteo, partiamo dalla grande sorpresa dei test in Bahrain: ti aspettavi una Mercedes così?
Sapevamo dopo Barcellona che la Mercedes avrebbe portato una grossa evoluzione alla W13 presentata inizialmente. A loro non piace chiamarla versione B anche se poi effettivamente guardandola esternamente lo è a tutti gli effetti. Quando ho visto la "prima" W13 l'ho trovata una macchina un po' troppo semplice per essere vera, sopratutto nella parte delle pance, e quindi sì diciamo che mi aspettavo qualcosa di diverso ma forse non così radicale. Poi c'è da dire che parliamo di grande cambiamento ma dobbiamo anche ricordare che tutto quello che sta dentro alla monoposto, quello che noi non vediamo, non è stato minimamente modificato: sotto al vestito non hanno cambiato niente.
Questo nuovo "vestito", con un retrotreno e delle pance così magre, può creare problemi alla W13? Magari di surriscaldamento?
È un progetto molto molto ambizioso, basti pensare al fatto che nessun altro team ha preso questa direzione, quindi il rischio c'è sempre. Però la Mercedes è una grande scuderia quindi sono convinto che se sono partiti con questo progetto vuol dire che hanno speso molte ore al banco prova testando questo tipo di soluzione. Quindi credo di no, non penso avranno grossi problemi rispetto agli altri.
Ti saresti aspettato soluzioni così diverse come quelle portate in pista dai team?
Devo dire di sì. Lo scorso anno quando hanno presentato il modello della FIA a Silverstone in molti sono partiti con le critiche dicendo "Che schifo le macchine tutte uguali" ma quello era solo un modello, un esempio base. Io in quei giorni avevo parlato con tre o quattro progettisti delle varie squadre di Formula 1 e loro subito mi avevano detto "Guarda che quello è solo un punto di partenza, poi i team arriveranno a soluzioni molto diverse". Infatti ricordo proprio di averlo detto nel corso di una diretta su Sky Sport una settimana dopo la presentazione di Silverstone.
È un po' un ritorno al passato, no? Un guizzo ingegneristico di team che prendono strade diverse...
Sì perché è talmente un terreno inesplorato che ognuno ha preso l'obiettivo prefissato dalla FIA e ha cercato di arrivarci in modi diversi, anche opposti se vogliamo. Devo dire che, anche se appunto mi aspettavo soluzioni diverse, non mi aspettavo che fossero così tanto distanti le une dalle altre. E questo mi piace, è divertente vedere finalmente gli estremi in Formula 1.
Con progetti così diversi qualcuno potrebbe aver sbagliato radicalmente strada. Ci sarà spazio per "cambiare in corsa" o c'è il rischio che qualcuno abbia già buttato via la stagione in Bahrain?
Il margine c'è, però c'è anche il margine per gli altri di migliorarsi ulteriormente. In Formula 1 è sempre complicato recuperare terreno e il budget cap in questo senso non aiuta. Lo sviluppo delle monoposto ci sarà nel corso dell'anno, sarà costante e continuativo, ma non vedremo i team portare novità a ogni Gran Premio come fatto fino a pochi anni fa, perché il tetto di budget non lo permette. Poi c'è da dire che è stringente solo per i top team il budget cap, i team più piccoli non arrivavano a spendere queste cifre neanche in passato, quindi per loro il problema non si pone...
Parlando di budget cap: nelle ultime settimane si è parlato della possibilità di aggirare questo tetto delegando a terzi la produzione di alcune componenti. È vero?
Quello che è sicuramente vero è che sarà molto complicato per la FIA controllare che i team rispettino questo tetto. Ma è anche vero che, pur non conoscendo nei dettagli le penalità che potrebbero arrivare alle squadre che commettono questo tipo di infrazione, la FIA non lascerà passare eventuali furbetti. Quindi sulla bilancia vanno messi entrambi i pesi: quali scuderie saranno disposte a rischiare così tanto per tentare di sforare il budget?
Uno dei grandi punti di domanda sulla stagione riguarda il "porpoising", un problema collaterale legato all'effetto suolo che le scuderie non avevano considerato. Secondo te i team sono già riusciti a risolvere o rischiamo di vederlo anche nel corso della stagione?
Le squadre non hanno ancora risolto il problema al 100%. Alcuni da Barcellona al Bahrain hanno lavorato bene e sembra che per squadre come Ferrari, McLaren e Red Bull la situazione sia ora abbastanza sotto controllo. Però credo che per la prima parte del campionato qualcosa, anche in gara, vedremo ancora.
Come si può risolvere?
Ti posso dire come le squadre al momento hanno tappezzato il problema: alzando la macchina si va ad indebolire il funzionamento del fondo, riuscendo così a tamponare l'effetto di "pompaggio" che si vede in rettilineo con il porpoising. Un'altra modalità è quella di irrigidire ulteriormente le sospensioni, quindi di aumento della rigidezza a terra, ma questo poi ti crea poi altri problemi. Anche l'altezza ti va a creare problemi: tamponi il porpoising ma più alzi la macchina e più perdi performance. Quindi diciamo che al momento stanno adottando queste soluzioni ma dovranno trovarne una definitiva, è un bel grattacapo anche per i progettisti dei team!
Il fastidio di questo effetto è "solo" del pilota o crea problemi anche alla macchina?
In rettilineo per i piloti è un bel problema, basta guardare gli on board per vedere quanto si muovono e non è concepibile che possano affrontare un'intera gara con questo su e giù. Ma non è solo questo: c'è anche un potenziale problema per la meccanica della macchina e inoltre l'effetto te lo porti fino al diminuire della velocità, quindi anche all'attacco della frenata. Questo ti fa perdere performance perché nel momento in cui avresti bisogno di una grande stabilità della piattaforma, lei continua a rimbalzare e ti fa perdere efficienza e potenza frenante.
Una delle grandi attese della stagione riguarda l'effetto suolo: c'è davvero il dubbio, come ipotizzato da alcuni, che non aiuti i sorpassi come invece largamente annunciato?
Per me non sarà bianco o nero rispetto alla scorsa stagione. Sarà più facile seguire una macchina che hai davanti, questo sicuramente sì, perché prima c'era un grosso disturbo aerodinamico quando seguivi una monoposto per tentare il sorpasso, mentre da quest'anno questo effetto continuerà ad esserci ma in forma molto minore. Quindi i piloti saranno più agevolati a guidare all'interno del secondo, secondo e mezzo, cosa che fino al 2021 creava invece grandi problemi. Non sappiamo ancora di quanto migliorerà la situazione e quindi se effettivamente vedremo più sorpassi, ma i piloti hanno già detto che la differenza si sente.
Il peso maggiore delle monoposto invece potrebbe essere un problema? Soprattutto in piste con molte curve lente...
Sono macchine molto più pesanti, su questo c'è poco da dire. Rispetto al 2008/2009 queste vetture pesano circa 200 chili in più, e sono veramente tanti chili che ti porti dietro. Però credo che andando più in là con la stagione i tempi miglioreranno e vedremo delle macchine con velocità simili rispetto al passato.
Binotto ha dichiarato che i piloti che hanno corso recentemente in Formula 2 saranno avvantaggiati nella guida di queste nuove monoposto mentre Jean Alesi ha detto che i piloti più esperti, come Alonso e Hamilton, si troveranno meglio. Secondo te c'è qualcuno che effettivamente si troverà subito a suo agio?
È difficile dire una o l'altra cosa. Credo che Binotto si riferisse all'effetto suolo che c'è in Formula 2 da qualche anno, che però è molto inferiore rispetto a quello che ci sarà in Formula 1. Dall'altra parte anche lo spirito di adattamento di un pilota non credo sia dato tanto dall'esperienza quanto forse dal talento, quindi mi viene da dire che quelli avvantaggiati saranno banalmente i più talentuosi, quelli che soprattutto all'inizio potranno contare su una "capacità di improvvisazione che spesso è innata". La cosa davvero chiara invece è un'altra...
Quale?
Che quest'anno dovranno tutti lavorare molto di più! Le macchine si muovono, sono capricciose, pesanti, concedono meno errori ed è più facile fare sbavature qua e là. I piloti dovranno adattarsi, cambiare stile di guida in alcuni casi, e nella prima parte della stagione il lavoro sarà fondamentale.