È successo ancora. Pecco l’ha rivelato con un candido sorriso nella zona mista delle interviste, al termine della gara del Red Bull Ring: “Sinceramente ho parlato con Vale e Casey anche questo fine settimana”. È la seconda volta consecutiva che i due (ex) rivali - nonché leggende della MotoGP - uniscono le forze nel corso del weekend di gara per aiutare Bagnaia e la Ducati. Il precedente risale ad appena due settimane fa, quando a Silverstone Pecco aveva trionfato (per sua stessa ammissione) anche grazie alle dritte di Valentino Rossi e Casey Stoner.
In quell’occasione il pilota piemontese aveva ricevuto consigli sulle gomme dal suo mentore di lunga data, mentre il due volte campione del mondo australiano si era occupato della gestione dell’accelerazione, mettendo a servizio di Pecco la sua esperienza in fatto di interpretazione della pista. Questa volta, a Zeltweg, la collaborazione è stata replicata e Bagnaia ha vinto ancora, a tal punto che adesso – oltre ad una questione tecnica e motivazionale – la consulenza di Rossi e Stoner rischia di trasformarsi in un rito scaramantico per Pecco e Ducati.
“Vale, che è più il mio mentore, mi dà sempre consigli sulle gomme. Mi ha detto di non usare la gomma morbida anteriore perché con le frenate di Zeltweg rischiavo di stressarla troppo, ma alla fine in gara l’ho montata lo stesso, quindi di sicuro mi dirà qualcosa” – ha scherzato il pilota di Chivasso dopo la vittoria in Austria. Riferendosi a Stoner, invece, Bagnaia si è lasciato andare ad un commento più generale: “Casey venerdì mi ha aiutato a capire meglio la situazione. Forse guardando la TV, o dalla sua passata esperienza di guida qui con la Ducati (Stoner aveva svolto dei test a Zeltweg per Ducati nel 2016, ndr.), ho pensato potesse dirmi qualcosa di utile. Lui mi racconta la sua esperienza e io cerco di vedere se posso prendere qualcosa. E questa settimana – ha concluso ironicamente Pecco - forse qualcosa mi è servito”.
Pecco, come una spugna con l’acqua, trattiene le informazioni che gli vengono recapitate e le trasferisce sull’asfalto sotto forma di decimi di secondo guadagnati. In questa operazione - ha dichiarato Bagnaia - lo assiste il suo capotecnico Cristian Gabarrini, che proprio con Stoner aveva lavorato dal 2007 in poi, quando a Borgo Panigale arrivò il primo titolo mondiale MotoGP. Quindici anni dopo l’obiettivo di Bagnaia e Ducati è ripetere l’impresa, ma Fabio Quartararo non vuole saperne di farsi da parte: “Forse chiamerò Casey la prossima settimana per vedere se ha qualche consiglio anche per me, sarebbe fantastico”, ha scherzato il francese. Ora ci si attende solo il duello in pista tra i due, che si ritroveranno fianco a fianco il 4 settembre a Misano, in occasione del Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini.