La VR46 Academy ha fatto miracoli con i suoi piloti, Franco Morbidelli su tutti. Ora però questi grandi traguardi sono messi in discussione dalla mancanza di una moto ufficiale per lui" - Sono parole di Michael Scott, giornalista britannico e firma di prestigio della nota rivista Motorcycle News. Parole che fanno da premessa a una suggestione lanciata dallo stesso giornalista che, però, aggiunge che qualche voce in proposito comincia a circolare anche nel paddock. Quale voce? Quella secondo cui Valentino Rossi, per il bene della VR46, starebbe valutando l'ipotesi di cedere la sua Yamaha M1 ufficiale al compagno di squadra (e pilota della VR46 Academy) Franco Morbidelli.
Una ipotesi che qualcuno nelle scorse settimane aveva avanzato anche sui social, ma che oggettivamente ci sembra fantascientifica. Non tanto perchè un pilota non cederebbe mai la sua moto, ma perchè la MotoGP non è un gruppo di amici in pista che possono scambiarsi quello che vogliono quando e come vogliono. In estrema sintesi: ci sono denari, e tanti, in mezzo a questioni del genere. Ma il giornalista britannico prova a spiegare il suo ragionamento: "La sua permanenza in un team factory o con moto factory - scrive Scott - sta condannando piloti come Franco Morbidelli a correre con moto meno competitive, e altri hanno la strada bloccata nel tentativo di progredire in termini di carriera. Questa è un’opinione impopolare, ma i sintomi rimangono: Fabio Quartararo lo ha eclissato nel confronto con il 2020, e sempre Morbidelli lo sta battendo ogni weekend con una moto vecchia di due anni".
Da qui la suggestione secondo cui Valentino starebbe davvero pensando di compiere un gesto che consacrerebbe la sua leggenda proprio al Mugello. "Per oltre 10 anni, tra la prima vittoria e l’ultima, le curve sinuose del tracciato del Mugello sono state il palcoscenico migliore per Valentino Rossi, quasi una sua proprietà, visto che ha vinto ininterrottamente dal 2002 al 2008 - ha proseguito il giornalista britannico - Nel frattempo, il Mugello è diventato ostico per Rossi. E quest’anno ci arriva in piena riflessione. Il 2021 è stato fino ad ora un anno pieno di pensieri, ma si può andare indietro al 2020 per trovare un fine stagione pieno di cadute e di piazzamenti deludenti. Il trend prosegue: Rossi subisce problemi in qualifica, salvo rare eccezioni, e poi soffre in gara. Vederlo lottare senza costrutto in mezzo a tanti giovani veloci non è edificante. Ha spesso parlato di quanto avrebbe corso fino a quando sarebbe stato competitivo, ma ora sembra che stia ignorando quello che ha detto in passato".