Di vederlo pallido, preoccupato e quasi arreso ci eravamo stancati. E vederlo finalmente con il suo piglio, grintoso e pronto a tornare, non può che fare un gran piacere a tutti gli appassionati, anche se le sue dichiarazioni nella recentissima intervista rilasciata per Repsol Box potrebbero non essere il massimo della simpatia quanto a contenuti. Perché Marc Marquez è un provocatore e quando sente l’odore della bagarre si toglie quel sorriso eternamente stampato sulla faccia e mostra il suo vero lato: quello del combattente pronto a tutto. E’ in questa chiave che si può leggere la sua promessa: “Non cambierò il mio carattere e nemmeno il mio atteggiamento: appena potrò tornare andrò subito all’attacco”. Attaccare, evidentemente, è la sua natura e lui ne è perfettamente consapevole. Forse è per questo che non ha aspettato neanche di tornare per andare, appunto, all'attacco. Come? Così: “Guardare le gare da casa crea una certa ansia, quasi rabbia . Alla fine non c’è altro da fare se non accettarlo, ma quando vedi che i principali rivali stanno fallendo, o che dopo sette gare non superano i 90 punti, ti viene voglia di tornare anche subito”. Una stoccata bella e buona ai suoi rivali.
Ma, al di là delle frecciate, Marc Marquez ha risposto a molte delle domande dei suoi fan, spiegando il suo stato d’animo quando è seduto sul divano mentre i suoi rivali sono a bagarrare in pista: “Dall'esterno ti fai un sacco di domane, non ti spieghi molte cose. Nel circuito puoi capire tanto di quello che accade". Tante anche le domande sulle sue condizioni di salute e sul suo ritorno, con l’otto volte campione del mondo che non ha voluto indicare una data, ma che ha fatto capire di essere pronto e di aspettare solo il momento giusto. “Sia moralmente che fisicamente mi sento abbastanza bene, ma non so quando tornerò con esattezza – ha affermato - Per me domani, ma non sarà domani. Comunque penso il più presto possibile. La mia mentalità è la stessa: cercare di tornare il prima possibile , andare al limite e cercare di costringere il mio braccio a ristabilirsi velocemente, ma rispettando le scadenze che dicono i medici. E’ fondamentale che il braccio sia all'80% o al 90% delle sue funzionalità per cercare di essere veloci dall'inizio, ma una cosa è certa: quando tornerò in sella, il mio approccio e la mia mentalità saranno gli stessi di sempre: attaccare" .