"Abbiamo una regola: io non lo chiamo, lo fa lui se ha bisogno!" - Marc Marquez riassume così il rapporto con il fratello Alex nei giorni di gara, quando il neopilota Honda in MotoGP si trova a fare i conti con scelte e decisioni che spesso condivide con il fratello maggiore, già otto volte campione del mondo, costretto sul divano di casa a causa dell'infortunio. In una intervista pubblicata da un giornale di settore (paddock-gp), Marc Marquez ha raccontato di seguire sempre le gare dal salotto di casa, con un occhio al televisore e l'altro al cellulare. "Perchè Alex potrebbe chiamare da un momento all'altro, o mandare un messaggio".
"Cerco di aiutare Alex e quando giovedì hanno la scelta delle gomme mi manda delle foto e io gli dico la mia, inviandogli dei consigli - ha precisato il maggiore dei fratelli Marquez - Abbiamo una regola, perché soprattutto deve lavorare con la sua squadra, quindi io mi trattengo dal dire qualcosa fino a quando non me lo chiede espressamente. Dobbiamo rimanere professionali e se ha dubbi sul suo stile di guida o altro, mi chiama. Ma non lo chiamo mai. Deve essere responsabile perché è in pista e lavora lì con la sua squadra, in cui è supportato da persone di grande esperienza. Ci sentiamo, comunque, due, a volte tre, volte al giorno”.
Confronto continuo e costante, quindi, con Marc Marquez che si rammarica di come sono andate le cose in questa stagione anche in relazione all'aiuto che riesce a dare a suo fratello. L'assenza, chiaramente, pesa anche da quel punto di vista e sembra andare a pesare ulteriormente su una stagione già difficilissima per un pilota all'esordio in MotoGP. "E' difficile per tutti quest'anno, figuriamoci per un principiante - ha detto l'otto volte campione del mondo. I tempi sono molto stretti, 17 o 18 piloti sono in meno di un secondo. Inoltre si stanno svolgendo così tante gare in così poco tempo. È complicato perché tutto accade velocemente, troppo velocemente per un principiante. E poi non ci sono quasi test, che aiuterebbero molto”.