Il Campionato del mondo di Superbike è stata la prima competizione dell’anno a prendere il via, prima ancora della MotoGP. Un campionato che ha già dato una lezione molto chiara: il dominio di Ducati e le crescenti somiglianze con la MotoGP. La Ducati durante la precedente stagione ha tenuto testa nel mondiale dall'inizio alla fine, e in questa pre-stagione si sta ripetendo la stessa storia, infatti basta guardare Jorge Martin o Luca Marini nei test malesi per rendersene conto.Al primo round di Phillip Island del WorldSBK sembrava di assistere a una gara di MotoGP. Questa domenica nel test in Gara 2 nella top 5 c'erano 4 Ducati, e anche le moto satellite sono riuscite a intrufolarsi in classifica. Bautista è stato incoronato re della Ducati con un dislivello schiacciante di oltre 6 secondi; Rinaldi è secondo, e subito dietro il team satellite che ha mostrato la buona forma della Panigale V4 R: Bassani e Öttl sono rispettivamente al 4° e 5° posto.
È ancora molto presto per dirlo, ma questa domenica all’insegna della Ducati ha dimostrato che il dominio degli italiani in MotoGP non è affatto casuale, e che si sta imboccando la stessa strada nel WorldSBK. Rinaldi avverte: "Ducati ha fatto un ottimo lavoro in Superbike e MotoGP. Bisogna tenere presente che Lowes ha tolto Toprak dalla gara, quindi il risultato non racconta tutta la storia. Qui non si corre una MotoGP contro una 600. Non c'è una grande differenza, semplicemente perché a Borgo Panigale stanno lavorando meglio, e gli altri devono adattarsi. Quando Rea ha vinto sei anni di fila, nessuno ha detto che Kawasaki era imbattibile davanti agli altri, e ora lo dicono di Ducati perché siamo forti. Non è Davide contro Golia, combattiamo tutti con le stesse armi".