Quello che succede nella gara a squadre di sciabola maschile ha dell’incredibile: non tanto per l’eliminazione dell’Italia del bronzo olimpico Luigi Samele, che ha avuto tanta sfortuna nel fronteggiare la squadra ungherese già al primo assalto, quanto per il crollo totale degli Stati Uniti. Capiamoci, l’eliminazione fa male, ma i nostri sciabolatori hanno tirato bene in pedana. Semplicemente l’Ungheria aveva molte più possibilità di vincere e di arrivare a medaglia: la squadra dei fuoriclasse della sciabola maschile, di cui fa parte anche il campione olimpico Aaron Szilagyi, non ha sbagliato nulla ed è in uno stato di forma a dir poco invidiabile.
Non che l’Italia non sia in forma, il bronzo di Samele ne è l’esempio, ma gli sciabolatori ungheresi sono stati perfetti in tutto e per tutto, mettendo in archivio l’assalto per 45 stoccate a 38 dopo che i nostri sciabolatori erano riusciti anche a portarsi in vantaggio di due stoccate. Oltre alla prestazione superba degli ungheresi, a mettere in difficoltà gli sciabolatori azzurri è stato anche il clima rovente al Grand Palais. Con un assalto che vedeva protagonista la nazionale francese, tra i cori di Allez le Bleus, chi urlava, chi cantava la Marsigliese sugli spalti, era difficile anche sentire l’arbitro, a pochi metri dagli schermidori, dare l’en garde, pret, allez (in guardia, pronti, a voi) che dà il via al combattimento in pedana.
Come però dicevamo poc’anzi, l’eliminazione dell’Italia non è clamorosa né inaspettata. Lo stupore è arrivato da un’altra pedana, sulla quale l’Iran ha battuto gli USA per 45 stoccate a 44 sancendo di fatto la disfatta totale degli Stati Uniti nella sciabola. La spedizione della sciabola statunitense è stata fallimentare in tutto e per tutto: anche nelle gare individuali la situazione è stata tutt’altro che rosea, con eliminazioni clamorose nella gara maschile a seguito delle quali gli USA hanno visto le medaglie soltanto attraverso il televisore. Gli USA si sono dovuti accontentare della settima posizione, dopo aver perso anche con l’Italia per 45 a 40 e aver battuto nel successivo assalto il Canada per 45 a 43. Se per l’Italia, che nell’ultimo assalto ha battuto l’Egitto per 45 a 38 ottenendo il quinto posto, la situazione è tutt’altro che tragica e ci sono basi solide su cui lavorare, per la sciabola statunitense questa clamorosa eliminazione fa ancora più male.
Da favoriti a tragicamente eliminati, la disfatta statunitense evidenzia la differenza tra chi, come l’Italia, non ha i favori del pronostico e perde giustamente ma a testa alta con i fuoriclasse ungheresi dopo una gara individuale conclusa con l’oro di Szilagyi e il bronzo di Samele e chi, come gli USA, dovrà riscostruire il movimento schermistico almeno nella sciabola sin dalle fondamenta dopo una spedizione olimpica a dir poco fallimentare.